Ricerche dispersi sul Velino, da Ovindoli arriva il battipista in elicottero

30 gennaio 2021 | 09:51
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Ricerche dispersi sul Velino, da Ovindoli arriva il battipista in elicottero

MASSA D’ALBE – Riprese le operazioni di soccorso per i quattro dispersi sul Monte Velino: 70 operatori al lavoro, in arrivo un battipista da Ovindoli.

Le migliorate condizioni meteo di oggi hanno permesso la ripresa in forze delle ricerche dei quattro dispersi che dalla scorsa domenica hanno fatto perdere le loro tracce durante un’escursione sul Monte Velino. Si tratta di Tonino Durante, Gian Mauro Frabotta, Valeria Mella e Gianmarco Degni.

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Velino, chi sono i quattro escursionisti dispersi

Immutato il dispositivo di soccorso composto di settanta uomini appartenenti a Soccorso Alpino, Guardia di Finanza, Polizia, Carabinieri, Vigili del Fuoco e 9° Reggimento Alpini. È previsto questa mattina lo spostamento con l’elicottero, un Ericsson S 64, velivolo adatto al trasporto di grandi carichi aerei, della battipista dal vicino comprensorio sciistico di Ovindoli, con il quale sarà eseguita la delicata fase dello smassamento della neve. La cabina di regia delle operazioni è, come di consueto, il Posto di Comando Avanzato presso l’UCL dei Vigili del Fuoco.

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Velino, dietro la macchina dei soccorsi: si gela, ma la solidarietà riscalda il cuore

Come spiegato ieri in conferenza stampa, da Daniele Perilli, presidente del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo, “il nostro obiettivo è quello di trovare gli escursionisti dispersi sul Velino. Non c’è un tempo limite”. Così, con il miglioramente delle condizioni meteo, la poderosa macchina di soccorso si è rimessa in moto con rinnovato vigore, lungo il vallone lungo circa 2 chilometri e largo 100, dove si sono concentrate le ricerche.

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Oggi intanto per la prima volta sarà utilizzato in Abruzzo un potente sonar del Soccorso Alpino, arrivato dalla Valle d’Aosta. Si tratta di una tecnologia Recco, dunque di un’antenna di 80 centimetri di diametro, trasportata da un elicottero dei Carabinieri, ex Forestali, in grado di captare anche a profondità importanti, tramite un segnale i metalli: chiavi, cellulari e metalli degli indumenti da alpinisti. È una tecnologia che il Soccorso Alpino da un anno a questa parte, ha impiegato con successo in Valle d’Aosta e in Trentino e che si spera dia dei risultati anche sul Velino.