Dispersi sul Velino, il meteo non aiuta: il sonar Recco resta a terra

31 gennaio 2021 | 11:13
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Il sonar Recco guidato dall’elicottero dei carabinieri per il momento resta a terra per le avverse condizioni meteo.

Sono regolarmente iniziate alle prime del giorno le operazioni di ricerca di Tonino Durante, Gian Mauro Frabotta, Valeria Mella e Gianmarco Degni, dispersi sul Monte Velino. Le ricerche – poi sospese a causa del maltempo – nelle prime ore della giornata sono portate avanti con le sole squadre di terra in quanto la scarsa visibilità della giornata non permette il decollo degli elicotteri. È stata raggiunta anche l’area dove ieri l’equipaggio dell’Ericsson S64, a causa di un inconveniente tecnico, è stato costretto a sganciare per motivi di sicurezza il mezzo trasportato. Il mezzo battipista è stato sganciato in una zona montana, isolata e lontana da qualsiasi infrastruttura, senza causare danni di alcun genere. Questa mattina una squadra di Vigili del fuoco ha raggiunto la zona effettuando una verifica più approfondita delle condizioni di sicurezza della posizione del mezzo e dell’intorno dell’area, riscontrando che non sussistono pericoli di instabilità.

Nel corso della riunione di stamattina tra i referenti di tutti i Corpi speciali coinvolti nelle operazioni di ricerca, era stato inizialmente deciso di far salire 4 soccorritori con l’ausilio manuale del sonar Recco, per cercare nella parte un po’ più bassa di Valle Majelama. Zona comunque già battuta più volte, sia nei giorni scorsi che ieri sera. Tuttavia le cattive condizioni meteo: la pioggia e la scarsa visibilità impediscono al momento ai soccorritori di salire in quota.

Sempre nella riunione di stamattina si era deciso anche il sorvolo con un elicottero della parte sotto le nubi, a quota 1.600 – 1.700 metri, per un controllo a vista di tutti sui canali, già ispezionati più volte in questi giorni, ma si era deciso di ripetere l’attività a seguito dello scioglimento della neve, con la speranza che potesse produrre nuovi risultati. Purtroppo però anche questa operazione è al momento stata sospesa per il maltempo, che impedisce agli elicotteri di decollare.

Di ieri invece l’imprevisto, per il quale l’elicottero che trasportava il battipista da Ovindoli è stato costretto a sganciare il mezzo in quota per il pericolo che lo stesso elicottero perdesse stabilità, mettendo a rischio l’equipaggio, il dispositivo di soccorso è ripartito senza indugi.

Monte Velino, il battipista si sgancia dall’elicottero e precipita sulla montagna

“Si cerca nell’area di Valle Majelama che incrocia la Sella del Bicchero, perché le ricerche portano lì e lo dimostrano – aveva spiegato Daniele Perilli, presidente del Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo – le auto parcheggiate sotto la Valle e le orme che poi si interrompono proprio in quell’area, la stessa interessata dalla valanga”.

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Nella giornata di ieri sono salite in quota le unità cinofile per un’ulteriore perlustrazione e nel frattempo è arrivato il sonar Recco dalla Valle D’Aosta, che è stato montato sull’elicottero dei Carabinieri, per bonificare tutti i canali, le creste e le cime intorno alla zona, per avere certezza che non ci siano ulteriori tracce che potrebbero spostare il punto di ricerca.

I segnali captati dal sonar dovranno essere elaborati e interpretati affinché si possa capire natura e importanza degli stessi e dunque valutare le opportune mosse.