Emergenza coronavirus

Covid 19, +9% contagi fra under 19 dalla riapertura delle scuole

Con la riapertura delle scuole crescono i contagi tra gli under 19. Tra due settimane si aggiungerà anche l'impatto zona gialla. L'analisi di Riccardo Persio.

La riapertura delle scuole ha portato all’aumento dei contagi tra gli under 19. Tra due settimane si aggiungerà anche l’impatto zona gialla. L’analisi di Riccardo Persio.

Seppure non sia possibile identificare un preciso nesso di causa/effetto, i dati sono piuttosto chiari: dal momento in cui si sono riaperte le scuole, il numero dei contagiati under 19 è cresciuto sensibilmente. Questo – è bene precisarlo – non significa che sia la scuola il luogo di contagio, ma i dati analizzati da Riccardo Persio, dottorando all’Università Kore di Enna, non lasciano molti dubbi, almeno per quanto riguarda il solo nesso temporale: “È del tutto evidente, come dalla riapertura delle scuole (settimana 7) la percentuale dei contagi relativi alla popolazione under 19 (in verde) sia iniziata a crescere, anche se non è possibile dimostrare un nesso di causalità tra la riapertura delle scuole e questo incremento”. Si passa infatti dal 13% della settimana 6 al 14% della 7, corrispondente alla riapertura delle scuole, e poi 17% nella successiva e 22% nell’ultima settimana analizzata.

covid under 19 persio

“Sabato prossimo – spiega Persio a IlCapoluogo.it – vedremo se questo numero è ulteriormente aumentato; in questo caso, sarebbe il riflesso della zona gialla. Sono due le possibilità: o il numero resta costante o aumenta ulteriormente, e in questo caso è possibile un aumento esponenziale che potrebbe portare a una nuova impennata come successo a novembre. Certo, la zona gialla non aiuta, soprattutto nel pescarese, dove la curva dei contagi è già abbastanza preoccupante”.

A livello di contagi scolastici, però, anche in provincia dell’Aquila c’è qualche campanello d’allarme. Se a L’Aquila capoluogo la situazione appare infatti sotto controllo, non si può dire lo stesso di Sulmona, dove più o meno tutte le scuole di ogni ordine e grado sono alle prese con i contagi da Covid 19.

“A parere della Asl1 – scrive il sindaco Annamaria Casini – non ci sono gli estremi per attuare misure ulteriormente restrittive relativamente alla situazione epidemiologica cittadina ed in particolare  dell’Istituto “Lombardo Radice”. Ad oggi sono 9 le scuole interessate dai contagi, con un totale di 23 classi in isolamento domiciliare e complessivamente 54 casi accertati, di cui 38 afferenti tutti alla primaria “Lombardo Radice”.  A parte, dunque, l’alta percentuale di casi in merito alla situazione nella “ex Cescot”, per cui comunque sono già state adottate tutte le misure necessarie, con la sospensione delle attività didattiche per 3 giorni dal 25 gennaio con ordinanza sindacale e successivamente con DAD per tutte le classi ora in sorveglianza, la situazione è nella media provinciale e pertanto non necessitano ulteriori misure restrittive, come dichiarato dal servizio prevenzione Asl1 presente al tavolo. In ordine alle possibili cause del focolaio sviluppatosi presso l’ “ex Cescot”, il responsabile del servizio Igiene SIESP ha precisato che, pur essendo state osservate le misure di prevenzione poste dai protocolli, solo per una classe ci si discosta dalle percentuali epidemiologiche provinciali, al punto che il Dipartimento disporrà un supplemento d’indagine sui tamponi per verificare eventuali presenze di varianti del virus”. E’ quanto afferma il sindaco Annamaria Casini, al termine del tavolo tecnico che si è tenuto questa mattina in modalità telematica, convocato dal sindaco prevalentemente sul caso della scuola “Lombardo Radice”, con la dirigente scolastica, i responsabili del Dipartimento di Prevenzione della Asl1 e il Presidente del Consiglio d’Istituto.  “E’ stato ribadito” aggiunge il sindaco “che, a normativa vigente, la sospensione della didattica in presenza viene decisa dal Dirigente scolastico con parere favorevole Asl e la chiusura della scuola viene disposta dal sindaco solo su richiesta del  Dirigente stesso e sempre con parere favorevole dell’Azienda Sanitaria. Malgrado queste precisazioni e rassicurazioni continuando a raccomandare prudenza e buon senso nei comportamenti da parte di tutti,  il già previsto screening nei giorni 2 e 3 Febbraio diviene strumento essenziale di prevenzione al fine di impedire il più possibile ulteriori contagi e focolai. Pertanto lo screening con test antigenico sarà aperto a tutti gli istituti con particolare riguardo alle scuole che oggi hanno casi di positività riscontrate al fine di  rintracciare casi positivi asintomatici. Lo screening è diretto agli alunni che non si trovano in isolamento domiciliare, per i quali la Asl sta già disponendo il tracciamento e sorveglianza sanitaria necessaria, e al personale scolastico.  I test rapidi saranno effettuati martedì 2 e mercoledì 3 febbraio dalle ore 14.30 alle 18.30 in due postazioni allestite in modalità “Drive In” nel Palazzetto dello Sport. Ringrazio” conclude il sindaco “i volontari del Gruppo Comunale di Protezione Civile e Croce Rossa nonché i sanitari che si sono messi a disposizione ancora una volta per consentire lo screening per le scuole”.

leggi anche
covid test
Emergenza covid, cosa succede
L’Abruzzo è giallo, Pescara no: rischio arancione subito o dalla prossima settimana