Velino, una nuova tecnologia aerea per le ricerche

Velino, un telerilevamento aereo per provare a dare una svolta alle ricerche, si continua a cercare Tonino, Valeria, Gian Mauro e Gianmarco.
L’aggiornamento sullo stato delle ricerche dei quattro dispersi sul Monte Velino, dal Posto di Comando Avanzato, del 5 febbraio.
Dal 24 gennaio scorso, sono in corso le attività di ricerca dei quattro escursionisti dispersi sul Monte Velino a seguito del distacco di una slavina; ad oggi le operazioni intraprese dalle varie istituzioni mobilitate hanno ottenuto esito negativo a causa delle difficoltà riscontrate nella localizzazione degli alpinisti, per l’ingente quantitativo di neve riversatosi nell’area interessata e per le avverse condizioni climatiche che hanno flagellato il territorio della regione.
A tal proposito la Polizia di Stato ha inteso utilizzare una nuova tecnologia messa a disposizione dal Consorzio Benecon, composto da cinque Atenei italiani, ossia l’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, l’Università di Napoli “Federico II”, L’Università “Pegaso”, l’Università di Salerno e dall’Università del Sannio; tale tecnologia, sperimentata nel corso di pregresse attività operative, effettua un telerilevamento aereo con sensori iperspettrali ottici ad altissima risoluzione, termici e fotografici per il controllo delle matrici ambientali (aria-terra-acqua) con campionamento di misure radiometriche ambientali che analizzano il tracciato superficiale dei terreni per l’individuazione di anomale stratificazioni.
Tale complessa attività sarà operata nella mattinata odierna nell’area del Monte Velino interessata dalle ricerche, in stretta collaborazione tra la Polizia di Stato, la Guardia di Finanza, che ha messo a disposizione un proprio velivolo, la Protezione Civile Regionale ed i Vigili del Fuoco.
Velino, alcune immagini delle ricerche in quota
Fa impressione osservare la grande quantità di neve sulla distesa di Valle Majelama, dove atterrano gli elicotteri che trasportano in quota i soccorritori.
Il Capoluogo vi mostra in esclusiva un video con le immagini della vasta distesa di neve, in zona Valle Majelama, dove ben tre valanghe si sono staccate dalle altezze del Velino, accumulandosi nel canalone dell’area in cui si sono concentrate le ricerche. Ricerche che, precisiamo, in questi giorni hanno caratterizzato anche Valle Genzana, dove l’antenna RECCO aveva rilevato alcuni segnali, poi rivelatisi – a successivi controlli – tutti negativi.Si ricorda, infatti, che la tecnologia RECCO capta qualsiasi tipo di metallo: chiavi, cellulari, placche di abbigliamento da alpinismo e altre tipologie di metalli. E la zona di Valle Genzana viene spesso raggiunta, durante la bella stagione, da molti escursionisti a cavallo, oltre che da pastori. Quindi potrebbe ospitare numerosi oggetti metallici abbandonati, magari anche da diverso tempo.