Alassane Sidibe, da Collelongo all’Atalanta: trionfa con la Primavera in Supercoppa Italiana

Dalla Costa d’Avorio a Lampedusa, poi Collelongo nel 2016. Le prime partire al Capistrello e il primo ‘contratto’ al settore giovanile dell’Atalanta, ancora minorenne. La storia di Alassane Sidibe: sogno e integrazione diventati realtà
Il trofeo primavera della Supercoppa Italiana è degli orobici per il secondo anno consecutivo. I nerazzurri di Massimo Brambilla hanno sconfitto la Fiorentina di Alberto Aquilani.
Alassane Sidibe non è sceso in campo, ma la vittoria nerazzurra è anche sua. Per questo la sua seconda casa, Collelongo non può non gioire per il successo sportivo del giovane Alassane. Ospitato, accolto e coccolato nella Marsica: fino ai saluti, destinazione Bergamo.
Alassane Sidibe e la Marsica, una bella storia di integrazione
Alassane è arrivato nella Marsica quando era appena un adolescente e in tutta Italia si viveva un clima ostile in fatto di immigrazione e ospitalità. A Collelongo fu creato un comitato, con l’appoggio dell’amministrazione comunale, della chiesa e di molte realtà locali, affinché si promuovesse l’accoglienza di alcuni ragazzi che sarebbero stati trasferiti in Abruzzo da Lampedusa.
Alassane, in realtà, non sarebbe neanche dovuto arrivare nella Marsica. Sarebbe dovuto arrivare suo fratello.
Ci fu forse qualche disguido alla base del suo arrivo, così ci racconta Nicola Pisegna Orlando. Il caso ha voluto che Alassane Sidibe giungesse a Collelongo e venisse inizialmente ospitato in una struttura autorizzata per i minori, con costi sostenuti in parte dalla stessa amministrazione comunale.
“Alassane ha sempre avuto la passione per il calcio. Mi meravigliava, tutte le varie volte in cui lo ospitavo da me, il fatto che conoscesse tutti i principali calciatori delle società europee. Premier League, Ligue 1, Serie A. Abbiamo visto tante partite insieme, la passione gli brillava negli occhi”.
Parallelamente, però, sorgeva l’obbligo che qualcuno si assumesse le responsabilità di Alassane, minorenne. Inizialmente “fu il sindaco a incaricarsi della custodia di Alassane, sbrigando numerose pratiche burocratiche. Poi una coppia manifestò la volontà di ospitarlo e si è fatta carico delle responsabilità legali di Alassane. Responsabilità che sono tuttora in capo a questa famiglia di Collelongo”.
A Collelongo Alassane Sidibe ha coltivato la sua passione per il calcio, notato subito dal Capistrello, società d’Eccellenza.
“Il Capistrello Calcio, settore giovanile, veniva a giocare al campo in erba sintetica di Collelongo. Qui è iniziata l’avventura calcistica di Alassane, fino a quando l’allenatore del Capistrello ha intuito le potenzialità del giovane e, sfruttando i suoi contatti con la dirigenza atalantina, è riuscito a farlo visionare. Da lì al primo contratto – ovviamente si parla dei contratti previsti per i minorenni – il passo è stato breve. Era il 2017, tre anni dopo, nel 2020, Alassane ha potuto firmare il suo primo contratto da ‘professionista’ per l’Atalanta primavera“.
Un settore che, in questi anni, sta regalando grandi talenti alla massima serie del Campionato italiano…Chissà che Alassane non riesca a stupire ancora. Per un sogno, forse, sbocciato nella lontana Costa d’Avorio, passato per il Mediterraneo e arrivato dritto in una Collelongo che lo ha nutrito, abbracciando un ragazzo con le spalle larghe e una grande passione nel cuore.
Il sogno di Alassane, ad oggi nerazzurro, un domani chissà.
Buona fortuna campione!