Abruzzo arancione, i ristoratori e l’incognita di San Valentino

11 febbraio 2021 | 17:19
Share0
Abruzzo arancione, i ristoratori e l’incognita di San Valentino

Abruzzo verso la zona arancione, ristoratori appesi a un’ordinanza: solo il Ministro deciderà se si lavorerà a San Valentino.

Prenotazioni, menù speciali, ricette in lavorazione. Da ormai una settimana i ristoratori si preparavano alla domenica di San Valentino. Le misure anti Covid, però, hanno cambiato ancora una volta i piani. Dopo un solo weekend in zona gialla, un’altra mazzata.

Ora tutto dipenderà dal Ministero. Per capire quando la regione diventerà arancione si dovrà attendere la firma dell’ordinanza per la nuova zonizzazione delle regioni italiane. Cioè la nuova classificazione delle regioni nelle ormai note fasce a colori. La certezza, dal monitoraggio dati, è che l’Abruzzo tornerà in zona arancione. Per bar e ristoranti significherà essere di nuovo costretti a chiudere. Il dubbio, questa volta, è uno: da quando?

“Normalmente il Decreto viene firmato il venerdì, pubblicato sabato e diventa efficace dalla domenica. Se il Ministro non cambierà modalità, domenica i ristoranti saranno chiusi”, spiega il Presidente Marsilio contattato dalla redazione del Capoluogo.

Non fa testo l’ultima ordinanza per la zona gialla, che seguiva un’altra ordinanza andata in scadenza proprio di domenica a mezzanotte. “Attendiamo una nuova ordinanza e, per le tempistiche di entrata in vigore, tutto dipenderà da quando sarà firmata dal Ministro“.

Al momento, quindi, nessuno sa da quando l’Abruzzo sarà ufficialmente arancione.

“Non sappiamo quando dovremo abbassare la serranda. Dobbiamo cucinare? Dobbiamo continuare a prendere prenotazioni o disdire? Siamo appesi a un’ordinanza ministeriale che sarà un altro colpo tremendo per l’intero indotto”.

La redazione del Capoluogo raccoglie la protesta di massa dei ristoratori, per l’ennesima volta penalizzati da una nuova chiusura. Chiusura che arriverà alle porte di una ricorrenza che sarebbe stata ossigeno puro per le casse di una categoria flagellata dalla crisi Covid.

Tantissimi i ristoratori che si sono rivolti alla nostra redazione, pregandoci di fare da tramite per le loro istanze.

San Valentino del resto è una ricorrenza festeggiata prevalentemente dalle coppie e non tra gruppi o comitive di amici. Giovani fidanzati o famiglie che si regalano un pranzo fuori: la cena non sarebbe stata possibile neanche in zona gialla, vista la chiusura alle 18.

Ricordiamo che, oltre all’annata nera per i gestori di bar e ristoranti, l’Abruzzo è stata tra le regioni in cui la categoria della ristorazione ha pagato lo scotto più grande. Con una zona rossa durata oltre un mese, anche a ridosso delle festività natalizie. Unica regione in Italia ad essere rimasta in fascia rossa nelle settimane per antonomasia più redditizie per i ristoratori.

Ora è di nuovo incertezza. Di certo per i ristoratori ci saranno: l’affitto a fine mese, le bollette, le provviste da gettare e una serranda da richiudere, ancora una volta. Senza sapere se resterà almeno San Valentino per poter lavorare.

Leggi Anche