Abruzzo, Liguria, Toscana e Trento in zona arancione da domenica

12 febbraio 2021 | 18:04
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Abruzzo, Liguria, Toscana e Trento in zona arancione da domenica

Abruzzo, Liguria, Toscana e Trento in zona arancione da domenica. Prorogato il divieto di spostamento tra regioni fino al 25 febbraio. A Chieti e Pescara da domenica scatta la zona rossa.

Sale l’Rt e supera l’1 in Abruzzo. L’aumento di casi riguarda le province di Chieti e Pescara, da domenica uniche due province d’Abruzzo in zona rossa. Il resto della regione sarà arancione, a partire da domani a mezzanotte, dunque già da domenica. A preoccupare è soprattutto l’incidenza delle varianti, che sta portando a una recrudescenza del virus.

L’Abruzzo sarà arancione, quindi, per ordinanza nazionale. Firmata nel pomeriggio di oggi, invece, l’ordinanza regionale che dichiara Chieti e Pescara zone rosse, sempre a partire da domenica.

Già nella giornata di mercoledì 10 febbraio, il governatore regionale aveva adottato ulteriori misure restrittive per quattro Comuni:Pescara, Francavilla al Mare, Montesilvano e Spoltore.

Le 4 nuove aree che passano in arancione – oltre all’Abruzzo, quindi, Liguria, Toscana e Trento – si aggiungono all’Umbria (ora dichiarata quasi completamente zona rossa) e alla provincia di Bolzano; la Sicilia, invece, diventa gialla da lunedì. Due Regioni, Val d’Aosta e Sardegna hanno dati da zona bianca, cioè un Rt sotto 1 e un’incidenza inferiore a 50 casi per 100mila la settimana. Per il passaggio però devono avere questi parametri per due settimane.

Intanto l’ultimo Consiglio dei ministri del governo uscente, il Conte bis, ha prorogato fino al 25 febbraio lo stop a tutti gli spostamenti tra Regioni.

Abruzzo, due province in zona rossa, la nota di Marsilio

La forte diffusione delle varianti, in particolare quella cosiddetta ‘inglese’, sta provocando nelle province di Chieti e Pescara un forte aumento dei contagi, che ha già messo a dura prova il sistema ospedaliero e la capacità di tracciamento delle Asl. Proprio ieri, il Ministero della Salute ha diramato una nuova circolare che raccomanda l’adozione delle misure più restrittive per i territori colpiti dalle varianti in modo significativo. Si rende quindi necessario adottare le misure restrittive previste dall’art. 3 del DPCM vigente (“zona rossa”), non essendo sufficienti le misure previste dalla zona arancione che sta per decretare il ministro Speranza. Ministro con il quale il Presidente Marsilio si è tenuto in costante contatto.

“Il Ministro avrebbe egli stesso previsto la zona rossa per Chieti e Pescara nell’Ordinanza che emanerà in giornata, d’intesa con la Regione, anche per semplificare e ridurre il numero dei provvedimenti. Tuttavia – come mi ha spiegato – la sua attuale limitazione all’ordinaria amministrazione degli affari correnti non gli consente di fare altro che applicare la normativa vigente, senza poter assumere altre decisioni. Per questo, ho provveduto personalmente ad emanare una mia Ordinanza presidenziale ‘sentito il Ministro’, con la stessa decorrenza e per la durata di 14 giorni. La variante inglese è micidiale, sta mettendo in ginocchio tutti i luoghi in cui è comparsa e si diffonde. Al confine con la provincia di Chieti, l’area di Termoli è già stata dichiarata zona rossa dal mio collega del Molise, altrettanto ha fatto la Presidente Tesei in quasi tutta la vicina Regione Umbria, alle prese con una situazione talmente pesante da aver dovuto chiedere un bando della Protezione civile per reperire medici e infermieri, ormai allo stremo. Richiamo e raccomando tutti alla massima attenzione: non ci sono zone ‘sicure’. Anche le province di L’Aquila e Teramo registrano valori di Rt superiori a 1 (e quindi compatibili con la zona arancione), in risalita rispetto alle ultime settimane”.