CRONACA GIUDIZIARIA |
Copertina
/
Cronaca
/
L'Aquila
/

Amatrice, crollo palazzine di Piazza Sagnotti: pubblicata la sentenza storica

12 febbraio 2021 | 07:01
Share0
Amatrice, crollo palazzine di Piazza Sagnotti: pubblicata la sentenza storica

Il terremoto di Amatrice non fu un evento eccezionale, “ci sono delle concause umane determinanti il crollo delle Palazzine di Piazza Sagnotti”. Sotto le macerie assassine morirono 18 persone.

È la prima sentenza storica nell’ambito dei crolli nel sisma del centro Italia, arrivata dopo 35 lunghe udienze. Il dispositivo era stata pubblicato lo scorso settembre, due giorni fa si è proceduto alla pubblicazione integrale della sentenza: 500 pagine che racchiudono l’ampia documentazione raccolta e discussa nelle aule del Tribunale di Rieti. Ci sono immagini, anche attinte da video, e grafici che hanno ricostruito quanto accaduto.

36 anni di carcere, la pena complessiva per gli imputati, condannati a vario titolo. Si tratta di amministratori pubblici, professionisti e impresa costruttrice. Loro, con il Comune di Amatrice, l’Ater (ricordiamo che si trattava di palazzine di edilizia popolare) e la Regione Lazio dovranno, inoltre, risarcire i danni subiti dalle vittime per il crollo degli edifici in Piazza Sagnotti.

Il giudice Carlo Sabatini ha stabilito, nella sentenza, “concause umane determinanti il crollo, dovuto a difetti di progettazione, di esecuzione e a reiterate omissioni nelle procedure di verifica delle opere”.

Avvocato difensore dei familiari delle vittime Wania Della Vigna. “Si è stabilito, in merito alle cause del crollo, che la scossa sismica di sicuro non fu un evento eccezionale, né eccezionale negli effetti. Sono stati ravvisati difetti di progettazione ed esecuzione”.

17 pilastri anziché i 23 previsti nel progetto originario, pilastri di dimensioni minori rispetto a quanto previsto, utilizzo di un cemento di qualità inferiore rispetto a quello inserito nel progetto. Scendendo nel tecnico, sono soltanto alcune delle variazioni apportate all’originario progetto delle palazzine. “È stato evidenziato, poi, come il progetto di variante sia stato presentato dieci anni dopo dall’arrivo delle famiglie nelle palazzine. Procedimenti per cui ci sono state verifiche, permessi e autorizzazioni nel tempo. Il giudice ha ravvisato, accanto ai numerosi difetti di progettazione ed esecuzione, reiterate omissioni nelle procedure di verifica delle opere da parte dei pubblici funzionari che avrebbero dovuto verificare lo stato delle abitazioni”.

Le palazzine di Piazza Sagnotti crollarono alle 3:36 del 24 agosto 2016, sotto i colpi di una scossa maledetta.

Leggi Anche