Cronaca

Sicurezza fiume Aterno, vertice in Prefettura con i sindaci: servono interventi urgenti

Il fiume Aterno ha bisogno di manutenzione: dopo le piogge abbondanti dei giorni scorsi e il rischio esondazioni, il vertice in prefettura con i sindaci del territorio. Servono interventi urgenti e programmati.

Servono interventi urgenti sul fiume Aterno.

Questo è quanto emerso dall’incontro avvenuto da remoto con la Prefettura dell’Aquila e i sindaci interessati dalla problematica. Oltre ai sindaci, c’erano rappresentati del Genio civile, della Protezione civile e il capo di gabinetto del Prefetto.

L’incontro si è reso necessario dopo che, nei giorni scorsi, l’acqua del fiume Aterno era arrivata quasi agli argini a causa delle abbondanti piogge, creando numerosi problemi nei Comuni afferenti e nelle frazioni.

Come nel caso di Campana, dove l’acqua del fiume era arrivata quasi al livello dell’antico ponte romano.

Aterno in piena, occhio al ponte di Campana

Nell’immediato, si era mosso il sindaco di Fagnano, Francesco D’Amore che aveva richiesto un intervento urgente dei Vigili del Fuoco che, con un lavoro di 5 ore, hanno liberato le navate del ponte dai tronchi e dai detriti che ostruivano il fluire dell’acqua.

Aterno in piena, Ponte romano di Campana messo in sicurezza dai Vigili del Fuoco

“Ho chiesto questo incontro per avere un aiuto concreto – spiega il sindaco al Capoluogo dopo l’incontro con la Prefettura – nonostante impegno del Genio civile, i risultati sono sotto gli occhi di tutti: il fiume non funziona“.

“Adesso, la situazione è migliorata, i tronchi sono stati rimossi, ma non si può ogni volta lavorare in emergenza”.

“I ponti sull’Aterno hanno bisogno di una manutenzione costante e programmata, in modo da poter lavorare durante la primavera e il periodo estivo, senza trovarsi poi in inverno in queste condizioni”.

Intanto, c’è stato anche il sopralluogo da parte del genio civile. “Ho ricevuto già il computo metrico, ma si tratta di lavori che non possono essere fatti in inverno”.

Per il sindaco, “Questo sistema operativo non va bene, non possiamo lavorare in emergenza ogni stagione, non solo a Fagnano o Campana, sono problemi che affliggono tutta la tratta”.

“Chiudere il ponte di Campana porta una serie di disagi, isola tutta la comunità afferente essendo l’unica via di accesso. Diventa un problema gestionale causato da inefficienze sicuramente non imputabili a noi sindaci”.

“Ci sono degli errori – sottolinea il sindaco – fatti già da tempo: quando si è operato anni fa nella zona tra Fagnano e Campana è stato convogliato il letto del fiume sulle due navate centrali. I romani non ne avevano costruite 6 a caso: se oggi 4 sono dimezzate dall’altezza dell’argine, funzionano a un terzo della loro portata e quando piove il rischio aumenta”. 

“In situazioni come quella dei giorni scorsi, l’ostruzione sul ponte di Campana ha portato problemi fino a Stiffe, dove il ponte dà praticamente sulla provinciale ed è bassissimo e a Villa Sant’Angelo”. 

“Noi non molliamo la presa, anche se non riusciremo a fare tutti i lavori quest’anno non importa: se non si inizia, mai si finisce. All’incontro in Prefettura mancavano i rappresentati dei consorzi di bonifica e l’assessore in pectore, quindi ci riaggiorneremo a breve”. 

“Intanto adesso aspettiamo il monitoraggio del Genio civile, a partire dalla sorgente a scendere, successivamente ci sarà un nuovo incontro e da lì partiremo – si spera – al più presto, con una programmazione ordinata e sistematica per la manutenzione del fiume e de ponti”, conclude.

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