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Ricerche finite sul Velino, i soccorritori: grazie alla comunità locale che ci ha sostenuto

Finite le ricerche sul Velino, con il ritrovamento dei corpi dei quattro escursionisti scomparsi dal 24 gennaio. Il ringraziamento dei soccorritori alla comunità locale.

Sono da poco passate le 15: al campo base di Forme di Massa d’Albe i soccorritori si riuniscono attorno ad un tavolo, davanti alla stampa. Alcuni hanno gli occhi lucidi, la stanchezza è palpabile.

Sono stati al centro dell’attenzione mediatica in questi lunghissimi 28 giorni in cui hanno cercato, con tutte le forze e gli strumenti tecnici a disposizione, di riportare a casa Valeria Mella, Gianmarco Degni, Tonino Durante e Gian Mauro Frabotta, scomparsi il 24 gennaio sul Velino, nella Valle Majelama, e i cui corpi sono stati ritrovati fra ieri e oggi.

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“Adesso tutti sono a casa”, dice l’Ispettore Paolo Borgonovo, del centro addestramento alpino Carabinieri di Moena. A sostenere i tanti soccorritori giunti da ogni parte d’Italia, la comunità locale: una rete di solidarietà, composta da semplici cittadini, gestori di locali di ristorazione, enti locali che mai hanno fatto mancare il supporto a chi conduceva ed eseguiva le ricerche.

Ed è proprio alla comunità locale che i soccorritori indirizzano i ringraziamenti più sentiti: “C’è stata una grande solidarietà”, dice Daniele Perilli, presidente del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo. “In Abruzzo l’aspetto umano e solidale esiste ed è importante. Si può e si deve lavorare tutti insieme. L’obiettivo comune è quello di salvare le vite umane, quando possibile. E’ stata una esperienza importante, che ha solidificato i rapporti umani in una ricerca che, in alcuni momenti, è stata davvero estenuante”.

Tante e innovative le tecniche utilizzate per arrivare il più velocemente a rintracciare i corpi sommersi dalla neve, come la bonifica del sito, che ha consentito di lavorare in sicurezza agli operatori.

“C’è stata anche una attività di tipo sperimentale per vedere come meglio interpretare i dati forniti dalla tecnologia” sottolinea il comandante Mauro Malizia del Corpo dei Vigili del Fuoco. “L’impegno fisico del personale altamente specializzato che ha, fin dal primo giorno, fatto una attività di questo tipo, in uno scenario molto impervio e pericoloso, è stato enorme”

“Il nostro lavoro di solito lo facciamo in silenzio: abbiamo fatto né più né meno quello che facciamo ogni giorno” spiega Paolo Passalacqua, comandante della stazione dell’Aquila del Soccorso alpino. “In questa giornata, con un esito che abbiamo intuito, abbiamo concluso le operazioni di ricerca e localizzato il 4′ disperso. La localizzazione è avvenuta a pochi metri di distanza dal rinvenimento dei tre corpi, grazie all’interesse che ha mostrato Efrom, il cane che presta servizio alla stazione di servizio alpino dell’Aquila. Focalizzava il suo interesse in un’area precisa, a 10 metri circa dal ritrovamento di ieri”

Il cane Efrom con il suo conduttore, Angelo Centi

“Con l’aiuto di una sonda più una rapida operazione di scavo – le temperature si sono alzate in queste ore – è stato localizzato l’ultimo disperso”

Il Comandante del 9’ Reggimento Alpini Gianmarco Laurencig, nel ringraziare anch’egli, a nome dell’Esercito Italiano e delle Truppe Alpine, la comunità locale per l’impegno e la solidarietà, ha annunciato poi la firma, il prossimo 2 marzo, di un accordo importante con il Soccorso Alpino e Speleologico che sancirà l’impiego delle squadre di soccorso alpino e militare nell’ambito del soccorso nazionale.

“Qui è stata rappresentata la Repubblica” ha aggiunto Mauro Casinghini, Direttore dell’Agenzia regionale di Protezione civile abruzzese. “La vicinanza della collettività è stata continua e commuovente. Non possiamo fare a meno di sentire il dolore dei familiari: non hanno mai finito di ringraziarci per quanto fatto. È stata perfetta anche la collaborazione con la parte privata: tutti hanno messo a disposizione strumenti per arrivare al risultato finale”.

Anche i Carabinieri in queste lunghe settimane sono stati in prima linea: a ricordare l’impegno dell’Arma il tenente Marianetti, della stazione di Tagliacozzo. “Esprimo grande cordoglio alle famiglie, soprattutto alla famiglia Mella (Valeria, una delle vittime, è figlia del Maresciallo dei Carabinieri Vincenzo Mella ndr). Hanno partecipato incessantemente alle ricerche il reparto intervento montano del 7′ reggimento Laives di Bolzano, le unità cinofile di Bologna, il Meteomont che ha consentito di lavorare in sicurezza in quota. Con loro, impegnati anche il reparto elicotteristi di Pratica di Mare e Rieti e i reparti territoriali che hanno contribuito, senza sosta, alla ricerca dei dispersi”

“28 giorni che non dimenticherò facilmente” conclude l’assessore regionale Guido Liris. “Un mix di sentimenti ed emozioni contrastanti, dalla speranza all’illusione, dalla paura all’angoscia. Oggi è il momento del cordoglio, delle lacrime, della sofferenza, ma anche dell’abbraccio più accorato ai familiari, e del ringraziamento più sincero ai soccorritori.”

La conferenza stampa nel video di Kristin Santucci

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