Abruzzo verso la conferma in arancione: scende l’Rt, ma contagi alti

4 marzo 2021 | 18:44
Share0

Abruzzo, verso la conferma in zona arancione. Scende l’indice Rt ma non i ricoveri. Marsilio fa il punto.

Notizie in chiaroscuro per la Regione. Se l’indice Rt scende, non accenna a diminuire, invece, il numero dei contagi registrati in regione. “I progressi si iniziano a vedere ma, a fronte del calo dell’Rt, non si riscontra ancora una parallela diminuzione dei contagi. Alcune zone della regione continuano a registrare dei picchi. Inoltre, il fattore che più ci preoccupa, è quello dei ricoveri ospedalieri: anche questi tuttora elevati”.

Intanto continua l’attività di monitoraggio della situazione Covid nei singoli Comuni, in particolare quelli in cui si registra un’incidenza di casi maggiore. “Ho chiesto alle Asl di fornire dati precisi per capire dove mantenere le restrizioni e dove interrompere le misure ulteriormente restrittive adottate. Domani, nel confronto con le Aziende Sanitarie, faremo la dovuta valutazione sulla situazione. Pescara e Chieti resteranno rosse fino a quando i contagi non ci consentiranno di dichiarare cessato l’allarme. Ha poco senso mettere ora una data di termine”.

Sul capitolo vaccini Marsilio sottolinea che il tema è stato oggetto anche dell’incontro con il Ministro Carfagna. “Ho confermato al Ministro che questa prima fase, interessando solo determinate categorie che in Abruzzo sono numericamente inferiori rispetto ad altre regioni, ha fatto sì che l’Abruzzo ricevesse meno dosi. È necessario passare a una distribuzione demografica: domani alle 9,30 ci sarà un confronto con il nuovo Commissario Figliolo, nel corso del quale ribadirò le mie richieste. Più vaccini e il permesso di vaccinare anche i 18enni, oltre ad autorizzare in maniera diretta l’applicazione massiva della prima dose, ritardando il richiamo, per incrementare la platea dei vaccinati“.

Covid Abruzzo: a Pescara 42 persone intubate: ospedale al completo

Sono 42 i pazienti in terapia intensiva, e dunque intubati, che si trovano nel Covid Hospital di Pescara. Lo conferma il professor Giustino Parruti, direttore della Uoc di Malattie Infettive che oggi ha partecipato all’inaugurazione dei nuovi spazi in cui è stata allestita la Tac riservata proprio ai pazienti Covid presso il presidio cittadino.

Rispondendo alla domanda dell’agenzia Dire sulla situazione attuale dell’ospedale, Parruti spiega: “Abbiamo una consistente e costante occupazione di tutti i posti letto, sono due giorni però che riusciamo con l’attuale volume di degenza che abbiamo, a chiudere con lo stesso numero di pazienti in attesa in Pronto Soccorso. È l’aspetto positivo che sottolineo volentieri perché abbiamo volumi sempre grandi, ce ne sono 15 in attesa, ma niente che abbia raggiunto proporzioni tali da dover pensare a un ridimensionamento ulteriore del sistema”.

Attualmente, infatti, per ospitare tutti i pazienti Covid, sono stati allestiti due spazi in Geriatria, uno in Medicina e uno in Malattie Infettive.

Ma qual è l’età media dei ricoverati? “Giovanissimi non ne abbiamo – rassicura -, ma questa mattina ho prescritto il Recruit a quattro persone sotto i 40 anni. C’è una proporzione di infetti con interstiziopatia più grave anche nei più giovani”. Sul fatto se sia d’accordo con quanto richiesto dal presidente della Regione, Marco Marsilio, che al Governo ha chiesto maggiori dosi di vaccino per consentire la somministrazione dei 18enni, afferma: “Dobbiamo assolutamente ridurre la circolazione del virus. Considerando la diffusione che c’è nella fascia di età tra 0 e 20 anni è l’occasione per ridurre il volano di contagio che questa fascia ha su tutta la popolazione. È un ottimo provvedimento”.