Celano, Piccone e Santilli liberi ma in esilio: attesa per la decisione su Specchio

15 marzo 2021 | 11:39
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Celano, Piccone e Santilli liberi ma in esilio: attesa per la decisione su Specchio

Inchiesta Celano, oggi il Riesame deciderà sulle misure per Valter Angelo Specchio. Filippo Piccone, scarcerato, si trova nella sua abitazione di Roma. Per lui e per il sindaco Santilli disposto il divieto di dimora a Celano.

Il sindaco di Celano Settimio Santilli e l’ex vice sindaco Filippo Piccone, già parlamentare, arrestati lo scorso 22 febbraio nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti comunali, si trovano nelle loro rispettive abitazioni di Roma. Entrambi sono tornati liberi: il sindaco Santilli dagli arresti domiciliari, l’onorevole Piccone dalla misura detentiva al carcere di Vasto. Misure che erano state disposte dal Gip Maria Proia ormai quasi un mese fa. Giovedì una lunga udienza al Tribunale del Riesame dell’Aquila, con i giudici che si sono pronunciati soltanto nella giornata di venerdì e hanno deciso per la scarcerazione, sostituita da misure alternative.

Per l’onorevole Filippo Piccone, come riporta il Centro, sabato 13 marzo ci sono stati alcuni accertamenti medici al Gemelli.

Precisiamo che la difesa dell’onorevole aveva presentato una perizia che insisteva sulle condizioni delicate di salute di Piccone, incompatibili con il regime carcerario.

Ora sindaco ed ex vice sindaco di Celano sono lontani dalla Marsica: entrambi nella capitale, in virtù del divieto di dimora a Celano, dove “non potranno accedere senza autorizzazione del giudice”.

La decisione del Riesame, pur avendo attenuato le misure restrittive a carico del sindaco (momentaneamente sospeso) e dell’ex vice sindaco (Piccone si è ufficialmente dimesso) inibisce la possibilità del primo cittadino Santilli di occuparsi della cosa pubblica ed è finalizzata ad impedire la possibilità di inquinamento delle prove.

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Le motivazioni che hanno spinto i giudici del Tribunale dell’Aquila ad allontanare Santilli e Piccone dal Comune di Celano saranno rese note entro 45 giorni.

Secondo quanto disposto dal Riesame sono tornati liberi anche gli altri principali indagati dell’inchiesta. Il Riesame ha annullato o mitigato le misure per alcuni capi d’accusa: sono stati revocati i domiciliari ed è stata disposta la sospensione dell’esercizio delle funzioni e l’interdizione da 6 a 12 mesi, in particolare per i dirigenti comunali Luigi Aratari e Daniela Di Censo, per il segretario comunale Giampiero Attili, e per gli imprenditori Livio Paris e Goffredo Mascitti. Per il dirigente Valter Angelo Specchio la decisione è attesa solo tra qualche giorno.

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