Istituzione Sinfonica Abruzzese, Carioti: “Resterà all’Aquila”

“L’Istituzione Sinfonica Abruzzese è nata all’Aquila e resterà all’Aquila”, le rassicurazioni del Presidente Bruno Carioti in merito alle preoccupazioni per alcune attività svolte a Tortoreto.
Nessun rischio scippo per L’Aquila. Lo assicura il Presidente dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese, il M° Bruno Carioti, a seguito delle preoccupazioni di alcuni addetti ai lavori registrate da IlCapoluogo.it, dopo lo spostamento di alcune attività a Tortoreto.
“L’ISA – sottolinea il M° Carioti – è nata all’Aquila e resterà all’Aquila, luogo dal quale, onorando la memoria del suo fondatore l’Avv. Nino Carloni, continuerà la sua missione istituzionale di promuovere la musica e la cultura musicale in Italia e, in un futuro prossimo, anche oltre i nostri confini nazionali”.
Afferma il Presidente Carioti: “Nel confermare senza riserve e condizioni le parole autorevoli, lineari ed esaustive del nostro Segretario Generale, è pleonastico riaffermare che l’Istituzione Sinfonica Abruzzese abbia sede all’Aquila. L’Art. 2 dello Statuto approvato dall’Assemblea dei Soci in data 23.10.2020 è chiaro ed inequivocabile stabilendo con nettezza che l’ISA ha carattere regionale ed ha sede legale nel Comune dell’Aquila. Le considerazioni che, secondo le fonti della citata testata, sottendono uno scippo a danno dell’Aquila sono totalmente false e infondate. In un momento di grandi difficoltà per l’intero comparto culturale, al quale l’ISA sta reagendo con importanti investimenti materiali ed immateriali sviluppando collaborazioni all’Aquila e sul territorio regionale e nazionale, queste notizie aggiungono un inutile danno d’immagine e di onorabilità professionale che, al proseguire di polemiche pretestuose e strumentali, tuteleremo in ogni sede, nessuna esclusa. L’ISA è nata all’Aquila e resterà all’Aquila, luogo dal quale, onorando la memoria del suo fondatore l’Avv. Nino Carloni, continuerà la sua missione istituzionale di promuovere la musica e la cultura musicale in Italia e, in un futuro prossimo, anche oltre i nostri confini nazionali”.
