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Pratola Peligna, 100 casi Covid: “Ognuno sia responsabile”

22 marzo 2021 | 12:27
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Pratola Peligna, 100 casi Covid: “Ognuno sia responsabile”

Pratola Peligna: 100 i positivi al Covid 19. Il monito del sindaco Antonella Di Nino. Chiuse scuole dell’infanzia e divieto di recarsi in altre abitazioni.

Lo scorso week end è stato effettuato a Pratola Peligna uno screening e, da una 70ina, i positivi sono arrivati a 100.

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Pratola Peligna attualmente si trova in zona arancione rafforzata (la cosiddetta ex zona rossa per distinguerla dalla zona rossa del nuovo decreto Draghi), con ulteriori restrizioni stabilite dal sindaco, Antonella Di Nino.

Sono 100 i casi ufficiali Covid in paese e si attendono ancora i risultati dei tamponi molecolari.

A preoccupare il primo cittadino è la velocità con cui il virus si sta diffondendo nella comunità e nelle frazioni afferenti.

Dopo gli ultimi dati, la decisione di chiudere con un’ordinanza dove possibile, proprio per evitare ulteriori occasioni di contatto.

“Abbiamo deciso di chiudere scuola dell’infanzia, nido e baby parking – spiega Antonella Di Nino al Capoluogo – è impensabile immaginare che dei bambini così piccoli possano mantenere i distanziamenti e le cautele e dobbiamo assolutamente monitorare la situazione”.

Dopo la chiusura della scuola dell’infanzia di Pratola Peligna, sono stati tre i casi accertati tra i più piccoli, tra i quali un bambino di soli 7 mesi.

È stata una scelta sofferta, ma necessaria. In questo momento dobbiamo davvero stare attenti, ne va del bene di tutta la nostra comunità“.

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“Ci sono stati un paio di focolai che, una volta fatto il tracciamento dei contatti, speravamo si fermassero. Ora, purtroppo, si comincia ad osservare una diffusione random del virus. Ci sono casi singoli oltre a intere famiglie positive”.

Dopo le scuole, sono stati chiusi anche i parchi e le villette, insieme al divieto di spostarsi dalla propria abitazione per recarsi in casa di vicini, amici e parenti.

“Abbiamo avuto i dati delle positivizzazioni e abbiamo fatto screening di massa. Andando ad analizzare le mappature è emerso questo: si sono contagiati interi nuclei familiari, oppure persone che sono state in casa di altri. Sono sacrifici che tutti dobbiamo fare, non si può scherzare“.

“La popolazione deve fare affidamento sui controlli – è il monito del sindaco – ognuno deve fare la sua parte nella sua lotta al virus. Siamo in stretto contatto con tutti i positivi in sorveglianza attiva. Li chiamo uno a uno appena ricevo i report giornalieri per far avere tutte le indicazioni da seguire e una parola di coraggio”.

Per il primo cittadino “non è il tempo di fare i leoni da tastiera o la caccia alle streghe. Sono sacrifici, ma si spera che siano gli ultimi. Dobbiamo salvaguardare la salute e anche l’economia che sta soccombendo a causa delle continue restrizioni. Insieme possiamo farcela“.