Emergenza coronavirus

Anticorpi monoclonali in Abruzzo, arriva l’arma in più contro il Covid 19

Anche in Abruzzo verranno utilizzati gli anticorpi monoclonali contro il Covid 19. L'annuncio dell'infettivologo Giustino Parruti.

Anche in Abruzzo verranno utilizzati gli anticorpi monoclonali contro il Covid 19. L’annuncio dell’infettivologo Giustino Parruti.

Da sempre considerati “l’arma decisiva” contro il Covid 19, arriveranno anche in Abruzzo gli anticorpi monoclonali, a supporto delle terapie dei pazienti contagiati. Tra i primi presidi sanitari ad utilizzarli in Abruzzo ci sarà quello di Pescara.

Lo conferma a Il Messaggero il professor Giustino Parruti, primario di Malattie infettive e referente del Covid hospital, spiegando sugli anticorpi monoclonali: “Sono sostanze che agiscono con lo stesso principio con cui il sistema immunitario reagisce verso un’aggressione esterna e rappresentano uno strumento in più, complementare al vaccino. I dati degli studi fin qui pubblicati indicano che il beneficio è nei soggetti non ospedalizzati, quindi l’utilizzo è indicato in contesti più precoci della malattia o negli asintomatici, al fine di ridurre la carica virale dei pazienti impedendo il peggioramento. In particolare questi farmaci sono destinati a soggetti con una malattia lieve o moderata, ma ad alto rischio di sviluppare una forma grave di Covid, a causa di altre patologie croniche concomitanti all’infezione. Noi li abbiamo richiesti alla Regione e siamo in attesa che ci vengano distribuiti, non sappiamo ancora quante dosi spetteranno al nostro ospedale. Ma in base ai quantitativi dovremo selezionare i pazienti a cui somministrarli in base alle indicazioni: stadio iniziale della malattia, assenza di sintomi, quadri clinici tali da pronosticare forme severe del virus”.

Anticorpi monoclonali, la Giunta approva la somministrazione dei medicinali ai pazienti Covid

È stato elaborato il protocollo regionale per la somministrazione di medicinali a base di anticorpi monoclonali ai pazienti colpiti da Covid 19 che possono essere sottoposti alla terapia sperimentale autorizzata dal Ministero della Salute.

Il trattamento con gli anticorpi monoclonali è riservato a soggetti non ospedalizzati che, pur avendo una malattia in fase lieve o moderata, risultano ad alto rischio di sviluppare una forma grave di Covid 19 con conseguente aumento delle probabilità di ospedalizzazione o del rischio morte.

Ad annunciarlo è l’assessore alla Salute, Nicoletta Verì.

Il documento (elaborato da un gruppo di lavoro composto da dirigenti e funzionari del Dipartimento regionale Sanità e delle Asl), è stato recepito oggi pomeriggio con una specifica delibera della giunta regionale.

Già dal 10 febbraio scorso (dopo l’approvazione del decreto ministeriale sulla temporanea distribuzione degli anticorpi monoclonali bamlanivimab, etesevimab, casirivimab, imdevimab) il Dipartimento regionale aveva avviato l’interlocuzione con le aziende sanitarie in attesa degli ulteriori provvedimenti attuativi.

Le Asl hanno individuato i centri autorizzati alla somministrazione dei medicinali, che potranno essere utilizzati nelle unità operative di malattie infettive dei presidi ospedalieri dell’Aquila, Avezzano, Chieti, Vasto, Teramo e al Covid Hospital di Pescara. La distribuzione dei prodotti a base di anticorpi monoclonali sarà invece affidata alle farmacie ospedaliere dell’Aquila, Chieti, Pescara e Teramo.

Il protocollo regionale definisce puntualmente le modalità di individuazione dei pazienti eleggibili al nuovo trattamento (con le relative priorità), i percorsi di presa in carico e conduzione dei pazienti negli spazi dedicati, le procedure clinico-diagnostico e quelle amministrative.

Centrale è il coinvolgimento dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta (la terapia può essere somministrata a partire dai 12 anni di età), che essendo tempestivamente informati della positività al tampone molecolare di ogni loro assistito, possono individuare i pazienti e indirizzarli al centro ospedaliero di competenza per una visita medica che confermerà la sussistenza dei criteri di prescrivibilità e procederà alla somministrazione del farmaco.

“Confidiamo molto nell’efficacia della terapia con gli anticorpi monoclonali – commenta l’assessore Verì – perché un intervento precoce di riduzione della carica virale, potrebbe rappresentare davvero la chiave di volta per decongestionare gli ospedali, ma soprattutto per ridurre i rischi di complicanze anche severe in pazienti con particolari quadri clinici”.

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