L’Abruzzo conquista il Telegraph, con i suoi incantevoli paesaggi da vivere

Il Telegraph incorona l’Abruzzo, una regione “da visitare con i suoi bellissimi paesaggi e i suoi borghi antichi”. E in copertina c’è Rocca Calascio.
Non è il primo riconoscimento che arriva da oltre confine per l’Abruzzo. Questa volta dalle pagine prestigiose del Telegraph. A conquistare il quotidiano inglese è l’Abruzzo dei piccoli paesi di montagna, ad incominciare dall’aquilano. Non è un caso se in copertina figuri lo scenario mozzafiato di Rocca Calascio, meta montana turistica tra le più note d’Abruzzo.

Dal Telegraph, quindi, arriva una cartolina d’Abruzzo per gli inglesi e per tutti coloro che si imbatteranno nella lettura del reportage. Viene suggerita la regione anche come territorio in cui andare alla ricerca di avventure, a testimonianza di un turismo sempre più esperienzale, che sta prendendo piede sul territorio abruzzese.
Telegraph, di seguito il link con l’articolola cui lettura della versione integrale, tuttavia, è riservata ai soli abbonati.
https://www.telegraph.co.uk/travel/activity-and-adventure/italian-region-beautiful-landscapes-ancient-villages-no-tourists/
Telegraph, Abruzzo da vivere: il commento del consigliere Daniele D’Angelo
“In questi giorni il Telegraph, autorevole giornale britannico, ha pubblicato un lungo reportage sull’Abruzzo indicando la nostra Regione come luogo da visitare prima di ogni altro. Un riconoscimento per le nostre bellezze così poco valorizzate, per i nostri prodotti di eccellenza, per le nostre risorse naturalistiche, ma anche uno sprone a darci finalmente una mentalità all’altezza e un sistema di ospitalità turistica in grado di accogliere flussi che attendono solo di essere attratti”. Lo dichiara Daniele D’Angelo, consigliere comunale dell’Aquila e coordinatore di ‘Cambiamo’ per la provincia aquilana.
“Le parole che il Telegraph dedica alla nostra terra, comparandola a regioni turisticamente evolute come Toscana e Umbria – prosegue D’Angelo -, gettano un fascio di luce su un patrimonio che altrove avrebbe già rappresentato da tempo fonte di ricchezza per generazioni. Quello che come abruzzesi e anche come operatori del settore dovremmo chiederci è: se tutti i lettori dovessero seguire il consiglio, saremmo in grado di accoglierli adeguatamente con un’offerta all’altezza di ciò che la natura ci ha donato? La dura crisi che stiamo attraversando rappresenta per le aree interne, e in particolare per il nostro territorio, una sorta di ‘ultima chiamata’: può essere il colpo di grazia, o al contrario può costituire un’occasione di ripresa se sapremo metterci in gioco e costruire qui quello che tanti giovani vanno a cercare altrove. Sono ottimista – conclude -, diamoci da fare”.