Covid 19 Abruzzo: casi in diminuzione, ma occhio a L’Aquila e alla Pasqua

26 marzo 2021 | 12:07
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Covid 19 Abruzzo: casi in diminuzione, ma occhio a L’Aquila e alla Pasqua

Abruzzo, situazione Covid: incidenza in diminuzione nelle province, tranne a L’Aquila. L’analisi di Riccardo Persio: “Cruciale la prossima settimana”.

In Abruzzo, attualmente si registrano due dinamiche opposte nell’analisi dell’incidenza, a livello provinciale. “Le province di Pescara e Teramo – ci spiega il dottorando aquilano Persio – mostrano una diminuzione rilevante nell’incidenza dei casi Covid. Possiamo vedere nel grafico in figura come l’incidenza, infatti, si attesti, per entrambe, intorno a 135 casi su 100mila abitanti. Un valore considerabile da zona gialla“.

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Questo il grafico sull’incidenza in Abruzzo realizzato da Riccardo Persio, sulla base di dati ufficiali della Regione Abruzzo e del Ministero della Salute. 

La seconda dinamica riguarda gli altri due capoluoghi di provincia, dove, tuttavia, l’andamento non è il medesimo. “La provincia di Chieti è più o meno stabile, mentre L’Aquila ha un’incidenza complessivamente crescente”, continua l’esperto aquilano. C’è, però, una buona notizia: “I dati non fanno registrare una crescita esponenziale. Siamo intorno ai 215 casi ogni 100mila abitanti in provincia. Numeri che non sembrerebbero farci correre il rischio di avvicinare i valori della zona rossa”.

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Ricordiamo che la zona rossa scatta con un’incidenza pari a 250 casi su 100mila abitanti, com’è indicato anche nel grafico.

“Saranno cruciali i prossimi tre giorni per capire se si arriverà subito a un picco provinciale dei contagi, con l’andamento che, di conseguenza, si assesterà a breve o se, al contrario, si andrà verso una crescita che ci porterebbe incontro a scenari più complessi”.

Abruzzo, passiamo ora a vedere l’incidenza dei casi Covid 19 a L’Aquila.

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Andando ad analizzare la situazione a L’Aquila città, il primo dato che salta all’occhio è che l’incidenza aquilana, purtroppo, è cresciuta. “Ad oggi si registra un valore di 191 casi su 100mila abitanti (dati aggiornati a giovedì 25 marzo ndr). In città è stato registrato un balzo importante negli ultimi giorni. In tre giorni, precisamente da martedì 23 a giovedì 25 marzo, l’incidenza è passata da 165 a 192 casi“.

La crescita dell’incidenza, come si vede chiaramente dal grafico proposto, a L’Aquila è partita dalla seconda metà di marzo. “Dopo una prima fase di crescita contenuta, si è passati a un’incidenza che – in controtendenza con il resto dell’Abruzzo – è tornata a crescere in maniera decisa. Ma, come abbiamo visto anche con l’incidenza provinciale, la crescita è lineare. I dati, quindi, dovrebbero crescere ancora, ma non si dovrebbe correre il rischio di un’esplosione incontrollabile del contagio”.

Tuttavia, “anche per quanto riguarda la città dell’Aquila saranno cruciali i prossimi giorni per capire come evolverà l’incidenza“.

Sono comparsi alcuni cluster all’interno del territorio comunale. Questi episodi “ci fanno pensare che la diffusione del contagio ormai vada al di là degli ambienti scolastici, essendo le scuole chiuse da settimane. L’incremento partito dalla seconda metà di marzo sembrerebbe riconducibile a comportamenti e situazioni di singole persone e nuclei familiari. Se dovessero esserci ulteriori focolai, la realtà aquilana potrebbe andare incontro ad un’evoluzione di difficile contenimento rispetto allo scenario attuale”, conclude Riccardo Persio.

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Il personale sanitario è attualmente impegnato in un grande sforzo per imprimere l’accelerata decisiva alla campagna di vaccinazione al Covid: è fondamentale, anche alle porte delle festività pasquali, fare appello al senso di responsabilità di ognuno, per il bene del singolo, della collettività e per non aumentare eccessivamente la pressione sulle strutture ospedaliere.