Delitto di Barisciano, niente sangue sulle scarpe del sospettato

Esami dei RIS sulle scarpe del 25enne arrestato con l’accusa di essere l’autore del delitto di Barisciano. Non sono state trovate tracce ematiche.
Si sono svolti nella giornata di ieri a Roma, presso la sede del RIS, gli accertamenti tecnici sulle scarpe sequestrate a Gianmarco Paolucci, il 25enne dell’Aquila accusato del delitto di Barisciano, nel quale ha perso la vita PaoloD’Amico. Le scarpe erano state sequestrate dai carabinieri in quanto ritenute compatibili con l’impronta rilevata sulla scena del delitto e quindi sottoposte ad accertamento tecnico biologico, alla presenza della difesa del giovane, rappresentata dall’avvocato Mauro Ceci. Sono state ispezionate scarpe marca Vans con luce bianca e microscopio stereoscopico. Successivamente sono state testate le diverse tracce presenti sulle scarpe mediante l’utilizzo del COMBUR test, il tutto con esito negativo. Nessuna traccia di sangue, quindi, sulle scarpe sequestrate al giovane.

Delitto di Barisciano, le tracce ancora da analizzare.
Escluse le tracce di sangue dalle scarpe sequestrate, restano da analizzare le tracce refertate dai RIS durante le operazioni dello scorso 5 marzo, trovate all’interno dell’auto del giovane e nella sua abitazione.
Due le tracce trovate dai RIS nell’Opel Corsa del 25enne, mentre nel bagno della sua abitazione ne sono state trovate altre tre. Da verificare, quindi, se quelle tracce siano effettivamente ematiche e – nel caso – se si tratti di sangue umano. Nell’ipotesi che vengano riconosciute come tali dalle analisi scientifiche, si dovrà determinare se siano riconducibili alla vittima.
Nel frattempo si proseguirà con la comparazione delle impronte: alla presenza della difesa, le suole delle scarpe saranno “bagnate” con inchiostro specifico per poi confrontarne l’impronta con quella refertata sul luogo del delitto.