Morti sul lavoro, la strage continua: oltre 50 al mese

31 marzo 2021 | 07:11
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Morti sul lavoro, la strage continua: oltre 50 al mese

Morti sul lavoro, l’analisi. Negativi i dati dei primi mesi del 2021. L’Abruzzo ne conta già altri due: i due operai uccisi dal crollo a San Pio delle Camere.

“Sono 104 le morti sul lavoro nei primi due mesi del 2021. Una media di oltre 50 decessi al mese. Più di 12 alla settimana. E sono 85 gli infortuni mortali rilevati in occasione di lavoro. E 19 quelli avvenuti in itinere”.

La proiezione dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering di Mestre, è molto nitida e narra ancora – e come sempre – un’emergenza irrisolta. Perché in Italia si continua a morire sul lavoro. A guidare la classifica nazionale per numero di morti sul lavoro – da gennaio a febbraio 2021 – c’è la Lombardia con 13 decessi.

Seguono: Campania ed Emilia Romagna (11), Puglia e Veneto (8), Toscana (7), Piemonte e Lazio (6), Trentino Alto Adige e Calabria (3), Molise, Friuli Venezia Giulia e Sicilia (2), Basilicata, Abruzzo e Marche (1). In Abruzzo, in realtà, il bilancio è già destinato a crescere. Nel corrente mese di marzo sono già due le morti sul lavoro registrate, nella tragedia di San Pio delle Camere, in un cantiere della ricostruzione.

Crollo San Pio delle Camere, la ricostruzione della tragedia

morti sul lavoro

Per quanto riguarda invece l’incidenza di mortalità sulla popolazione lavorativa, è il Molise a guidare la classifica con un indice di 19,1 contro una media nazionale pari a 3,7. Seguono Puglia (6,7) e Campania (6,6).

Morti sul lavoro, i dati per province e settori professionali

La provincia in cui si muore di più in occasione di lavoro in Italia è Napoli (5 decessi). Seguono: Milano, Roma e Padova (4).

Il settore delle Attività Manifatturiere e delle Costruzioni quelli che contano più vittime (8 decessi). Seguono: Servizi di informazione e comunicazione, Commercio, Riparazione di autoveicoli e motocicli (4), Noleggio, Agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese (3), Trasporto e Magazzinaggio (2).
La fascia d’età più colpita dagli infortuni mortali sul lavoro totali è tra i 45 e i 64 anni (53 su un totale di 85). Le donne che hanno perso la vita nel 2021 sono 5. Gli stranieri deceduti sul lavoro nei mesi di gennaio e febbraio 2021 sono 13.

Il lunedì è il giorno in cui si è verificato il maggior numero di infortuni nei primi due mesi dell’anno.

Morti sul lavoro: c’è anche il Covid

Numeri drammatici e sconfortanti a cui si affiancano e si integrano anche i numeri delle morti sul lavoro dovute al contagio da Covid 19. Sono infatti 499 le vittime rilevate da gennaio 2020 a febbraio 2021. Anche in questo caso la Lombardia in testa alla triste graduatoria delle vittime sul lavoro per Covid, con il 33,9% delle denunce (169 decessi), seguita da: Campania (53 decessi), Piemonte (45), Lazio (39 decessi), Emilia Romagna (37 decessi), Puglia (27 decessi). E la triste graduatoria prosegue con la Liguria (21 decessi), la Sicilia (21), il Veneto (18 decessi), l’Abruzzo (16), la Toscana (15), le Marche (15), l’Umbria (5 decessi), la Calabria (4), Friuli Venezia Giulia (4), il Molise (3), la provincia autonoma di Trento, la Valle d’Aosta e la Sardegna (2), la Basilicata (1).