“Con la scomparsa di Giovanna Di Matteo L’Aquila perde una delle sue figlie migliori: era l’anima della Perdonanza e tale resterà nel ricordo e nel cuore di tutti”. Le parole commosse del Colonnello degli Alpini Pietro Piccirilli.
Addio a Giovanna Di Matteo, simbolo del corteo storico della Perdonanza
Giovanna Di Matteo non c’è più. Il gelido risveglio di un lunedì dell’Angelo segnato dal Covid, è ancora più freddo in una L’Aquila che perde, all’alba, la sua storica dell’arte, Giovanna Di Matteo. Originaria di Treviso, era cresciuta a San Giovanni Teatino, sulla costa. Da giovane era arrivata all’Aquila per gli studi universitari, e nel capoluogo era rimasta dopo essersi innamorata della città.
Giovanna si è spenta a 70 anni – era nata il 21 marzo 1951 – all’Ex Onpi, dove era ricoverata per l’aggravarsi del suo quadro clinico a causa di una malattia che l’aveva colpita circa un anno fa. Il personale del centro l’ha seguita con cura fino all’ultimo momento.
![Giovanna di Matteo](https://www.ilcapoluogo.it/photogallery_new/images/2021/04/generico-aprile-2021-103809.jpg)
Tutta la città si stringe nel dolore per la scomparsa di Giovanna: lascia un vuoto immenso nella comunità e tra tutti i figuranti della Perdonanza. Perché “Era l’anima della nostra Perdonanza. Curatrice del Corteo storico e storica dell’arte di fama nazionale. Per me era una grande amica. Giovanna era una grande signora, cortese, educata, sempre elegante e professionale“, la ricorda Piccirilli, contattato dalla nostra redazione.
“Nella gente della Perdonanza, la sua gente, Giovanna Di Matteo lascia un vuoto incolmabile“. E lascia anche una grande eredità. Il suo esempio non sarà mai dimenticato.
Giovanna Di Matteo era l’amica di tanti, la sorella di molti. Era un punto di riferimento per moltissimi a L’Aquila. Lo testimoniano i numerosi messaggi di cordoglio che stanno riempiendo i social in queste ore.
“Ciao zia.
I concerti, i pranzi, le chiacchierate infinite con mamma, le interviste mentre lavoravi ai costumi della Perdonanza. E ancora: quel compleanno del 2010, festeggiato a casa tua perchè era l’unico luogo dove tutti potessimo stare insieme, separati come eravamo dal post sisma.
Quanto sei stata grande, zia, e quanto lo resterai nei miei ricordi. E ora la mia consolazione è sapere che a distanza di 10 anni, sei insieme alla tua sorellina.
Ciao zia, ti vogliamo bene”.
Eleonora, Filippo, Isabella e Laura Falci.
Ai familiari e agli amici di Giovanna Di Matteo le condoglianze della redazione del Capoluogo.
Che tu possa riposare in pace, Giovanna.
Il Capoluogo ripropone un’intervista del 2019 a Giovanna Di Matteo.
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