Asl Pescara, 3 arresti per corruzione

Appalto Asl Pescara, la Guardia di Finanza arresta 3 persone per corruzione.
I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Pescara hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di tre persone, emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Pescara Nicola Colantonio su richiesta della Procura della Repubblica di Pescara. Agli indagati sono contestati reati contro la pubblica amministrazione, in particolare corruzione, istigazione alla corruzione e turbata libertà degli incanti.
Assieme al dirigente del Dipartimento di Salute Mentale dell’Asl di Pescara, Sabatino Trotta, sono stati arrestati gli imprenditori e dirgenti aziendali Domenico Mattucci e Luigia Dolce e risultano indagati i dirigenti medici Antonio D’incecco e Anna Rita Simoni. Il Gip Di Nicola Colantonio ha inoltre iscritto sul registro degli indagati anche la cooperativa La Rondine.
Eseguito anche il sequestro di beni per circa 50.000 euro, disposto sempre dal Gip su richiesta della Procura. Le indagini sono ancora in corso, con l’esecuzione di perquisizioni e l’audizione di persone informate sui fatti, e hanno a oggetto una gara pubblica di appalto, dell’importo di oltre 11 milioni di euro, recentemente aggiudicata dall’Asl di Pescara. I dettagli dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa alle 11:00 presso la Procura, nell’aula “Alessandrini” del Tribunale di Pescara.
Arresti appalti Asl, Marsilio: “Stupore per l’arresto del dottor Trotta”.
“La Regione Abruzzo e la Asl – ha dichiarato a riguardo il presidente Marco Marsilio – garantiscono come sempre la massima collaborazione con le Autorità giudiziarie e gli inquirenti impegnati nel contrasto all’illegalità e alla corruzione. Ho appreso con stupore dell’arresto del dott. Trotta, noto e stimato primario della Asl di Pescara, attivo oltre che nell’ambito professionale in quello del volontariato sociale. L’ho conosciuto più di due anni fa in una cena di beneficenza di una importante associazione, della quale era uno dei principali animatori, con centinaia di professionisti e imprenditori impegnati a raccogliere fondi per i soggetti fragili, e in quella occasione mi manifestò l’intenzione di candidarsi al Consiglio Regionale nella lista di FdI. Apprendere che la stessa persona sarebbe il dominus di un’opera di corruzione, quale quella che sembra emergere dall’inchiesta, lascia interdetti. Mi auguro che il dott. Trotta possa dimostrare la sua estraneità ai fatti addebitatigli e tornare a testa alta al suo lavoro. In caso contrario non esiterei a chiedere alla Magistratura di adottare la massima severità”.
D’Eramo: “Accuse gravi”.
“Auspichiamo che la Magistratura faccia piena chiarezza su quanto accaduto all’Asl di Pescara. Dal canto nostro ribadiamo un principio: la gestione della sanità non può e non deve conoscere né ombre né macchie. Ecco perché l’assessorato regionale, che fa riferimento al nostro partito, continuerà ad operare nel massimo della trasparenza e della chiarezza”. Lo dichiara il coordinatore regionale della Lega, Luigi D’Eramo che scrive: “Diciamo “no” con forza a ” quella ” sanità fatta di affari personali e operazioni opache che poco hanno a che fare con la sana gestione della cosa pubblica e, semmai le accuse fossero confermate, ci troveremmo di fronte a una condotta grave, per di più in un periodo in cui il sistema sanitario sta facendo sforzi enormi per contrastare l’epidemia. Un qualcosa di intollerabile che rafforza le necessità di controllo, trasparenza, efficienza delle procedure e rispetto delle reali esigenze della popolazione” conclude D’Eramo.