Giovanna Di Matteo, un addio commosso, pieno di tutto l’amore che ha sempre regalato a chi, negli anni, ha incrociato la sua strada.
A Collemaggio commozione e dolore per l’ultimo saluto a Giovanna Di Matteo. Lei che L’Aquila l’aveva scelta senza lasciarla mai e che ha saputo diventarne simbolo.
Se n’è andata via in silenzio, a causa di una malattia che l’aveva colpito un anno fa. Giovanna Di Matteo, storica dell’arte e curatrice per 14 anni del Corteo storico della Perdonanza, è scomparsa lunedì 5 aprile scorso, all’Ex Onpi, dove era ricoverata.
“Giovanna è come una montagna, eterna. Si batteva anima e corpo per la sua gente, la gente dell’Aquila e della Perdonanza”, parole rotte dall’emozione quelle scelte dal colonnello degli Alpini Pietro Piccirilli, che al Capoluogo aveva affidato il suo ricordo di Giovanna Di Matteo.
Una cerimonia struggente, accompagnata dalle note del coro polifonico Quattro Quarti, nel quale Giovanna Di Matteo a lungo aveva cantato. Poi il feretro ha attraversato la Basilica, fra le bandiere alzate degli Sbandieratori aquilani. Sul sagrato di Collemaggio, l’ultimo saluto, accompagnato da un lungo, lunghissimo applauso. Non smetteremo mai di vederla nei costumi storici, tra i suoi figuranti adorati, con le mani a carezzare i vestiti da lei studiati nei minimi dettagli. L’Aquila e gli aquilani continueranno ad avere il grande sorriso di Giovanna sempre davanti agli occhi e dentro un cuore che non la dimenticherà mai.
Ciao Giovanna!
Foto di Cesare Ianni
