Sabatino Trotta, si indaga per istigazione al suicidio

Sabatino Trotta, stando alle carte del Carcere, l’uomo è arrivato alle 16 ed è deceduto poco dopo la mezzanotte. Si indaga per istigazione al suicidio
La Procura di Vasto ha aperto un’inchiesta per chiarire quanto accaduto in quelle ore e stabilire eventuali responsabilità per il suicidio in carcere dello psichiatra Sabatino Trotta, dirigente del Dipartimento di salute Mentale a Pescara.

Trotta si è ritrovato coinvolto improvvisamente nello scandalo Appalti alla Asl di Pescara: sul tavolo accusatorio una presunta gara pilotata che la Cooperativa sociale “La Rondine” di Lanciano si è aggiudicata, per la gestione di residenze psichiatriche entra ospedaliere. Una gara da 11 milioni di euro.
Il fascicolo aperto è, al momento, contro ignoti, come precisa Il Centro, ma l’ipotesi è quella di istigazione al suicidio.
Un fatto gravissimo quello accaduto a solo qualche ora dall’ingresso nel carcere vastese di massima sicurezza. L’inchiesta verificherà se il protocollo che si impone quando una persona incensurata come Trotta entra in carcere sia stato seguito alla lettera. Si dovrà anche capire come sia stato permesso al detenuto di tenere ciò che poi ha utilizzato per togliersi la vita, all’interno della cella in cui si trovava in isolamento.
Sabatino Trotta, la ricostruzione
Per l’intera mattinata di mercoledì, dopo l’esecuzione dell’arresto, Sabatino Trotta è stato trattenuto nella Caserma della Guardia di Finanza, che ha condotto le indagini coordinate dai Pm Anna Benigni e Luca Sciarretta. Ha parlato a lungo con il proprio legale, l’avvocato Antonio Di Giandomenico, con cui ha analizzato l’importante misura cautelare a carico suo e degli altri due arrestati, collaboratori della Cooperativa “La Rondine”. Ben 220 pagine che riportano tutte le accuse sui tre sottoposti agli arresti.
Nel pomeriggio quindi, lo psichiatra è stato trasferito a Vasto. Dalle carte della Casa Circondariale risulta che il detenuto è entrato in carcere alle 16,10 del 7 aprile ed è morto alle 00,05: dopo sole otto ore di permanenza, durante le quali gli agenti penitenziari lo avrebbero monitorato costantemente.
La Procura vastese, intanto, ha già acquisito la documentazione sull’intervento dei soccorsi la notte tra mercoledì e giovedì 8 aprile. Il medico del carcere è stato avvertito intorno alle 23,30: al suo arrivo Trotta è apparso privo di coscienza. Al detenuto sono state seguite tutte le pratiche del caso per rianimarlo. Alle 23,45 è stato contattato anche il 118 – sempre da quanto risulta dalle carte – che non ha potuto fare altro che constatare la morte di Trotta alle 00,05. La salma dell’uomo è stata trasportata a Chieti, a disposizione del magistrato che ha disposto l’autopsia. Prima del gesto estremo Trotta ha scritto una lettera alla moglie e ai due figli, posta sotto sequestro dalla Procura di Vasto assieme agli effetti personali del medico.