Sanita'

No vaccini e tamponi a Pasqua e Pasquetta, Cosenza: “Una follia”

"È stata una follia non fare né tamponi né vaccini a Pasqua e Pasquetta": così il direttore Asr Pierluigi Cosenza. Il rallentamento sarebbe stato determinato dalla necessità di far riposare il personale.

“Ingiustificato lo stop di tamponi e vaccini a Pasqua e Pasquetta in Abruzzo”: la denuncia è del dottor Pierluigi Cosenza, direttore generale dell’Agenzia sanitaria regionale abruzzese.

“Il trend è in discesa, abbiamo dati da zona gialla da almeno tre settimane, il clamoroso e incomprensibile errore è stato quello di non effettuare tamponi e vaccini a Pasqua e pasquetta: una superficialità manageriale, ingiustificabile, da parte delle quattro Asl abruzzesi”.

Il rallentamento nella somministrazione nei giorni di Pasqua e Pasquetta, stop in provincia dell’Aquila, sarebbe stato determinato dalla necessità di far riposare il personale.

Cosenza, primo medico aquilano ad assumere la guida dell’Asr, di recente è entrato a far parte del gruppo di lavoro istituito dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss) chiamato a sviluppare un rapporto sul tema del “Long Covid”: “Ancora una volta rientreremmo nei parametri da zona gialla, ancora di più rispetto a quella precedente – spiega ancora Cosenza -. Anche se c’è un incremento di casi nella provincia dell’Aquila assistiamo a un calo complessivo nel resto della regione, in particolare lungo la costa, quindi l’indice Rt è ancora in discesa”.

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In questo contesto risulta francamente inaccettabile non fare i tamponi a Pasqua e Pasquetta, perché riprendendo il ritmo normale, la prossima settimana saremo falsamente in aumento. Questa è stata una leggerezza tecnica che ha riguardato anche la somministrazione dei vaccini. Se c’è necessita di far riposare il personale sanitario, bisogna studiare una strategia. C’è stata una mancanza di visione da parte delle Asl che purtroppo ha influito negativamente sulla nostra credibilità a livello nazionale e a livello di dati, perché la prossima settimana rischiamo di avere numeri ben più alti”.

Cosenza, che da quattro mesi ha sostituito l’ex senatore e consigliere regionale dell’Italia dei Valori Alfonso Mascitelli, sottolinea ancora: “Non vale la pena giocarsi tre settimane di zona gialla ‘sulla carta’ per due giorni di festa. Il dato reale a questo punto sarà quello della settimana prossima. È impossibile anche fare le statistiche questa settimana, è stata una follia non fare né tamponi né vaccini – ribadisce -. Qui siamo in guerra, se la gente non lo capisce è un problema serio. Ma il problema non è che non lo capisca la gente, quanto il management aziendale”.

Sulla questione sono esplose polemiche, da parte di cittadini, addetti ai lavori, ed esponenti politici per lo stop che si è verificato in regione nella domenica di Pasqua e lunedì di Pasquetta: appena 1.625 dosi e 2.696 rispettivamente, in tutta la regione, per poi tornare solo il martedì 6 aprile ad oltre le 7mila dosi.

Uno stop che ha riguardato in particolare la provincia dell’Aquila, dove pure si registrano curve preoccupanti che potrebbero determinare una nuova ondata della pandemia.

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