L’Aquila, furti in ospedale: l’infermiera torna in libertà

L’AQUILA – Revocati gli arresti domiciliari all’infermiera accusata di furti all’interno dell’ospedale.
I furti sono sempre stati compiuti all’interno dell’ospedale e con la sospensione dell’attività lavorativa il rischio di reiterazione del reato è stato valutato insussistente. Così, in attesa del processo, è tornata in libertà A. P., infermiera 40enne dell’Aquila, accusata di aver approfittato dell’emergenza Covid 19, e quindi dell’assenza dei famigliari dei ricoverati in Geriatria e Lungodegenza, per appropriarsi di oggetti in oro, alcuni dei quali rivenduti anche ad alcuni Compro oro cittadini. Da qui, anche l’accusa di ricettazione.
Come ricorda Il Messaggero, la donna – assistita dall’avvocato Francesco Valentini, ha confessato i furti, sostenendo uno stato di grave di necessità, tranne uno, quello che avrebbe portato alla morte di un’anziana, colta da forte stress e dispiacere, nel momento in cui ha scoperto di essere stata derubata in ospedale.
In attesa del processo, quindi, venendo meno i criteri della misura cautelare, la donna è stata rimessa in libertà, con la sospensione dall’attività lavorativa almeno fino al mese di settembre. Intanto la Procura le addebita un ulteriore furto commesso a luglio con le stesse modalità, nel reparto di Geriatria.