Vaccini Covid L’Aquila, in tanti rifiutano Astrazeneca

Vaccini Covid L’Aquila: in tanti rifiutano le somministrazioni di Astrazeneca. Asl1 al lavoro per non sprecare le dosi disponibili: parla Pompei.
“Astrazeneca è uno dei vaccini disponibili e che viene proposto dalla nostra Asl in funzione delle categorie e delle disponibilità di dosi ma alcuni, purtroppo, lo rifiutano“, spiega al CapoluogoDomenico Pompei, Direttore del Dipartimento di Igiene e Prevenzione della Asl1Abruzzo.
Gli effetti dei timori generati da una settimana di angosciante incertezza, in cui alcuni casi di trombo-embolie sono stati associati e correlati a vaccinazioni da poco effettuate, con la sospensione della somministrazione di Astrazeneca da parte dell’Aifa, prima del nuovo via libera arrivato dall’EMA.
“La campagna informativa di certo non ha aiutato – sottolinea Pompei – e ora ci sono diversi rifiuti, manon solo a L’Aquila, in tutte le Asl. I rifiuti, anche se non abbiamo fatto veri e propri conteggi matematici, sono intorno al 30-40% rispetto alle persone chiamate alla vaccinazione“.
“Tra qualche giorno trarremo anche un bilancio a livello regionale sulla situazione relativa ai vaccini, ma quelle legate ad Astrazeneca sono problematiche registrate su tutto il territorio nazionale. Per il resto noi seguiamo le indicazioni nazionali e regionali nell’organizzazione della campagna di vaccinazione”, aggiunge Pompei.
A fronte di questi rifiuti come si è comportata l’Azienda Sanitaria?
“Abbiamo cercato di utilizzare comunque tutti i vaccini a nostra disposizione. Tra l’altro, preciso che i vaccini non vengono preparati il mattino stesso per l’intera giornata: si preparano a mano a mano, quindi questo permette di ridurne la preparazione in caso di disdette. Inoltre si cerca nelle liste di riserva. – che stiamo predisponendo anche al momento – Nell’ambito della stessa categoria da vaccinare, viene chiamato chi aveva mandato la manifestazione di interesse. Stiamo cercando, comunque, di rispettare le priorità stabilite, nonostante i rifiuti complichino le cose”.
Ci sono state anche dosi sprecate?
“No, tranne in una o due occasioni in cui sono rimaste 5/6 dosi inutilizzate e ne è stato verbalizzato il mancato utilizzo. Purtroppo può capitare anche questo, ma solo in condizioni eccezionali”.
Intanto questa mattina sono giunte alla nostra redazione diverse segnalazioni di ritardi e lunghe code nelle sedi di somministrazione dei vaccini a L’Aquila, in particolare nella sede di via Ficara. Cosa è successo?
“Il problema ha riguardato l’arrivo dei vaccini in sede, ma si è trattato di un piccolo ritardo che non ha comportato particolari problemi all’attività del personale impiegato, né all’utenza”.