Covid 19, da maggio ipotesi riaperture progressive

15 aprile 2021 | 12:42
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Covid 19, da maggio ipotesi riaperture progressive

Riaperture da maggio: le regole e le ipotesi per far ripartire ristoranti, palestre, cinema, teatri e piscine.

L’emergenza Covid 19 è ancora nel vivo, si studiano comunque tutte le possibilità per riaperture in sicurezza nel più breve tempo possibile.

L’ipotesi di riaperture progressive a partire da maggio (con la possibilità di premiare già dal 26 aprile gli Enti locali che avranno i dati epidemiologici migliori) rilancia le speranze delle Regioni.

Vediamo cosa cambia e chi riaprirà per primo

Si inizierà con bar e ristoranti nelle zone gialle: dalla prima metà del mese solo a pranzo mentre dalla seconda metà anche a cena, con un allentamento del coprifuoco che dovrebbe slittare verso la mezzanotte.

Poi con il via agli Europei dell’11 giugno, allo stadio di Roma, anche palestre e piscine potranno alzare la saracinesca.

Sarà la cabina di regia convocata dal premier Draghi a delineare il percorso, sulla quale peserà la curva dei contagi.

Sul tavolo di oggi, giovedì 15 aprile, ci saranno le proposte dei presidenti di Regione, che spingono per la gran parte a riaperture progressive e alla revisione dei parametri per i colori.

Si discuterà anche del tema scuole, con la speranza di poter rivedere in aula tutti gli studenti delle superiori, al 100%. Un’ipotesi fortemente voluta dal premier Mario Draghi, che giovedì ha incontrato il portavoce del Comitato tecnico scientifico, Silvio Brusaferro, e il coordinatore Franco Locatelli. La riunione del governo si dovrebbe tenere dopo l’ultimo aggiornamento dei dati del contagio del Paese.

La mappa delle riaperture

In un paio di mesi sarà pronta una mappa per rialzare le saracinesche di bar, ristoranti, cinema, teatri, musei, palestre e tante altre attività che da mesi soffrono una crisi senza precedenti tra restrizioni e chiusure troppo prolungate.

Riaperture per i ristoranti

Il primo passo sarà la riapertura dei servizi di ristorazione nelle zone gialle anche nella fascia serale. Il che dovrebbe inevitabilmente essere accompagnato da uno slittamento di una-due ore del coprifuoco che, ad oggi, comincia alle 22.

Le ipotesi per il distanziamento sono di un metro di distanza per i tavoli all’aperto di due metri all’interno dei locali.

Riapertura scuola supoeriore

Da maggio potrebbero tornare in presenza anche tutti gli alunni delle scuole superiori anche se per l’associazione nazionale presidi questa ipotesi resta “possibile ma improbabile”.

“E’ chiaro che bisogna compiere delle azioni esterne alla scuola, non basta lavorare all’interno delle scuole, dove abbiamo lavorato tanto”, afferma il presidente, Antonello Giannelli. “Se i trasporti saranno, e devono essere, organizzati in modo adeguato – è il monito della ministra Elena Bonetti – anche la riaperture delle scuole secondarie di secondo grado potra’ essere fatta”. Ma, proprio sulle scuole, in agenda potrebbe esserci anche la possibilità di tenerle aperte in estate per chi non va in vacanza.

La proposta arriva dal sottosegretario all’Istruzione, Rossano Sasso, ma al momento resta solo un’ipotesi che, comunque, potrebbe prendere piede già nei prossimi giorni.

Riaperture palestre e piscine

Da giugno aprono piscine e palestre L’annuncio del pubblico all’Olimpico, al 25% della capienza, per l’11 giugno, ha dato il via alle inevitabili richieste di tanti altri settori chiusi ormai da un anno, salvo la breve parentesi estiva.

Nella prima decade si ipotizza la ripartenza degli spettacoli all’aperto con capienza al 25-30% e delle strutture turistiche, mentre si avvia la stagione balneare.

Nella seconda decade del mese si dovrebbe procedere alla riapertura, con precauzioni, di palestre e piscine. Strutture sulle quali il Cts ha già fissato le regole: 2 metri in palestra, 10 metri quadri in piscina. Nella fase iniziale il via libera potrebbe comunque riguardare solo gli allenamenti individuali.

Riaperture parrucchieri in zona rossa

I parrucchieri potrebbero riaprire già in zona rossa, come chiedono le Regioni di centro-destra e il ministro Maria Stella Gelmini, ma con regole molto severe.