Turismo e natura

Valle del Campanaro, tra riscoperte sentieristiche e Skytrail

Si lavora giorno dopo giorno sui sentieri di Valle di Campanaro grazie all'impegno costante di volontari del posto. Attesa per la manifestazione sportiva del 1 maggio.

Valle del Campanaro: come “investire” sui piccoli paesi grazie al volontariato spontaneo che ridisegna la rete sentieristica delle montagne che sovrastano Poggio Picenze. Un esempio di progetti concreti e rilancio turistico nonostante l’emergenza da Covid. Tra due settimane lo Skytrail del 1 maggio e altri eventi in estate.

Sulla strada statale 17, a un quarto d’ora dall’Aquila, tra i comuni di Poggio Picenze e Barisciano c’è un’oasi di pace e silenzio.
È la Valle del Campanaro, un’area di centinaia di ettari di bosco, che sovrasta il piccolo borgo di Poggio Picenze e non passa di certo inosservata grazie alla sua valle rigogliosa.

 

Qui, da due anni a questa parte, un gruppo di volontari, tra pensionati e appassionati del posto, lavora giorno dopo giorno alla realizzazione di nuovi sentieri e al ripristino di quelli antecedenti al rimboschimento degli anni cinquanta.

L’amore per la montagna, per quella dimensione di natura e rocce, sentieri e valli, picchi e nuvole, è un sentimento forte. Soprattutto in questo periodo di lockdown in cui la libertà di camminare o di pedalare su una strada di campagna è venuta meno. E’ in periodi come questi che accadono piccoli e grandi miracoli e si pensa a progettare il futuro.

Ogni primo maggio, ormai da molti anni, la Valle fa da cornice allo “Skytrail”, una competizione molto sentita dentro e fuori i confini di Poggio Picenze.

“Quest’anno, nonostante la delicata situazione che stiamo vivendo, il nostro paese non si è voluto arenare nell’organizzazione di questo evento. Siamo convinti oggi più che mai di quanto sia importante praticare attività motoria all’aria aperta” – spiegano al Capoluogo Giovanna Galeota e Raffaele Adiutori, ragazzi di Poggio Picenze e parte integrante dello staff organizzativo della gara.

“Ogni giorno spunta un sentiero pulito che ci dimostra quanta potenzialità abbia questo posto” .

Il trail si sviluppa su quindici chilometri per un dislivello positivo di 900 metri, lungo il quale si alternano mulattiere e tratti più impegnativi.

Nella prima parte il tracciato è immerso nel bosco di pino nero per poi uscire allo scoperto su una serie di colli che regalano panorami mozzafiato: una vista a 360 gradi verso tutti i gruppi montuosi più importanti d’Abruzzo.

Si toccano due croci di vetta rappresentative per il territorio circostante: Croce del Poggio e Croce di Picenze.

Non solo trail, ma anche Mountainbike e Handbike

Alla valorizzazione del territorio ha preso parte, lo scorso anno, anche un altro progetto: un percorso ciclistico per tutti agli appassionati di bike in quota che si snoda su tre chilometri e mezzo di pista destinata sia a mountainbike che a handbike.

A curare il progetto “Back on Track” è Gadaf Haliti, responsabile dell’associazione “No Limits bike“.              “Si tratta di un unicum sul territorio nazionale in quanto è il primo tracciato destinato a tutti agli appassionati di bike in quota dando la possibilità a tutte le persone con disabilità motoria di vivere esperienze socialmente rilevanti che, senza mezzi specifici, sarebbero altrimenti difficilmente raggiungibili”.

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