Casello di Tornimparte chiuso fino al 31 agosto: “Bene sicurezza, ma rispettare tempi”

Casello di Tornimparte, lavori e polemiche. Interventi per tutta l’estate e disagi per turisti e rientri. Sindaci: “Limitare i problemi e rispettare i tempi”.
Chiusura Casello di Tornimparte – Strada dei Parchi ha comunicato:
“Per completare gli interventi di adeguamento sismico della carreggiata est del viadotto Sant’Onofrio, prospiciente lo svincolo di Tornimparte, km 84+950 dell’autostrada A24, sarà disposta, salvo imprevisti, dalle ore 07:00 del giorno 16 aprilealle ore 24:00 del 31 agosto, la chiusura al traffico della rampa di svincolo che collega la stazione di Tornimparte alla carreggiata ovest dell’A24, inibendo il transito ai veicoli diretti verso Roma provenienti dalla viabilità ordinaria; contemporaneamente sarà anche disposta la chiusura al traffico della rampa di uscita dalla carreggiata ovest dell’A24, inibendo il transito ai veicoli provenienti da L’Aquila/Teramo diretti verso Tornimparte o Campo Felice”.

Lavori che si protrarranno, quindi, qualche mese e che arrivano nel momento in cui, a livello nazionale, è in corso un allentamento delle misure con annunciate riaperture delle attività all’aperto. Considerando, poi, il Casello di Tornimparte strategico per i collegamenti turistici con l’Altopiano delle Rocche, Rocca di Cambio e Rocca di Mezzo su tutti. Senza dimenticare, a livello di passaggi turistici e turismo delle seconde case, il Comune di Campo Felice.
Molte le critiche e le proteste per via della tempistica di un intervento che causerà più di qualche disagio alla circolazione, a viaggiatori e, soprattutto, ai pendolari. Proteste veicolate anche a mezzo social, oltre che dai media. Abbiamo raccolto la posizione di alcuni amministratori direttamente interessati dalla chiusura.
Chiusura Casello di Tornimparte, le posizioni
Queste le dichiarazioni del sindaco di Tornimparte Giacomo Carnicelli, ascoltato dalla nostra redazione.
“Chiaramente questi interventi sono benvenuti, in quanto attengono alla sicurezza di tutti noi che usiamo l’Autostrada. Abbiamo, però, già chiesto più volte a Strada dei Parchi di limitare al massimo i disagi. Ad incominciare dai tempi previsti per la realizzazione dell’intervento. I lavori svolti in passato, per l’altra carreggiata, si sono prolungati per 8/9 mesi, con continue proroghe della chiusura: abbiamo chiesto, quindi, che questa volta vengano rispettati i tempi annunciati e così ci è stato assicurato. Non bisogna andare oltre la fine di agosto, anche perché i disagi della chiusura poi si ripercuoterebbero anche sugli studenti, in modo particolare per chi frequenta, da pendolare, la scuola nella Marsica”.
“Ricordiamo – specifica Carnicelli – che il Casello di Tornimparte, a detta di Strada dei Parchi, è molto frequentato. Nell’ultimo rapporto fornitoci dalla Concessionaria si parlava di circa 320mila passaggi in entrata e altrettanti in uscita, legati soprattutto al comprensorio sciistico di Campo Felice, ma non solo. Basti pensare a tutti i pendolari della zona Ovest dell’Aquila, che è molto popolosa“.
“Noi, come amministrazione, stiamo venendo incontro a Strada dei Parchi, senza ostacolare in alcun modo i lavori. Anzi, abbiamo concesso in uso temporaneo delle aree per agevolare il cantiere, né ci siamo opposti alle varie modalità che prevedono demolizioni con micro-cariche. Chiediamo semplicemente a Strada dei Parchi di eseguire i lavori nei tempi programmati e, logicamente, chiediamo agli organi di controllo di vigilare sull’efficienza delle operazioni. Anche perché non dimentichiamo che si tratta di lavori finanziati da fondi pubblici: quindi si tutelino gli interessi di tutti“, conclude.
Il Capoluogo ha ascoltato anche la posizione del primo cittadino di Lucoli, Valter Chiappini.
“Io ricordo molto bene un incontro a cui presero parte i rappresentanti di Strada dei Parchi, i sindaci interessati, il Presidente della Provincia e i gestori delle stazioni sciistiche di Ovindoli e Campo Felice. Incontro che ci fu a inizio dicembre 2019, in cui si parlò della prima chiusura che avrebbe dovuto esserci di lì a breve, con i relativi danni per le mete turistiche interessate nel pieno della stagione invernale. Si è arrivati, invece, ad aprile 2021 e ci ritroviamo ancora a parlarne. Ovvio che da febbraio 2020 i problemi legati all’epidemia abbiano dilatato le tempistiche e l’organizzazione dei lavori. Com’è ovvio che questa chiusura – che perdurerà per la primavera e per quasi tutta l’estate – creerà disagi ai nostri territori, ma la sicurezza deve essere prioritaria. I lavori vanno fatti”.
“Si poteva scegliere un altro periodo? Probabilmente. Si consideri che i nostri paesi si nutrono di questo. Moltissimi, nella bella stagione, vengono a trascorrere alcuni periodi nei nostri comuni, turisti come residenti che tornano da fuori. Ma è indubbio che i lavori siano fondamentali. Purtroppo, poi, andrebbero analizzati tutta una serie di fattori relativi alla possibilità di svolgimento degli stessi: lavorare a oltre 1000 metri o comunque all’altezza del Casello di Tornimparte è impossibile nel mese di dicembre. Inoltre, eseguire gli interventi previsti nel periodo invernale inficerebbe comunque sull’afflusso del turismo invernale“.
“Dispiace per i disagi a cui andranno incontro tutte quelle persone che d’estate scelgono i nostri posti, però dobbiamo ‘fare di necessità virtù’. Mi auguro che, con i lavori a pieno regime e riuscendo anche a contenere il contagio Covid, riusciremo sia ad uscire da questa situazione precaria in cui ci ha trascinato la pandemia, sia a mettere finalmente in sicurezza le nostre arterie autostradale, regalandoci un 2021 sereno“.
Casello di Tornimparte o Casello di L’Aquila Ovest
Sulla polemica nata, nuovamente, intorno al Casello di Tornimparte, però, Chiappini cambia strada: direzione L’Aquila Ovest.
“Penso che sarebbe più giusto parlare di un altro casello, cioè quello di L’Aquila Ovest. Torno a ribadire che se, si vuole pensare ad una crescita reale e concreta del territorio – nonostante mi si accusi di essere di parte – sia L’Aquila parte del problema. Dal 1990 esiste lo slogan di L’Aquila fuori dalle Mura, ma L’Aquila fuori dalle Mura non esce mai. Sarebbe opportuno, quindi, non pensare più al casello dell’Aquila Ovest così com’è, ma pensare ad arretrarlo. Del resto L’Aquila credo sia una delle pochissime città in Italia, se non l’unica, ad avere un Casello quasi al centro della città“.
“In passato si era parlato di spostarlo nell’area industriale, dove hanno sede le Aziende Farmaceutiche, ma quello spazio ora è stato consumato. Si tratta, comunque, di un’area in cui arrivano autotrasportatori da tutta Europa per fare i carichi. Arrivano da Roma e iniziano a vedere L’Aquila, le sue aziende: peccato che per arrivare al casello e, quindi, al Nucleo industriale, debbano fare un giro sicuramente poco pratico. Questa è la realtà: il Nucleo industriale, vera risorsa del territorio aquilano, è rimasto nel tempo a piedi. Penso che il collegamento sarebbe ben più comodo sulla Piana di Collefracido, senza andare a chiuderci in un imbuto al casello di L’Aquila Ovest“.