Covid19, verso le riaperture: “Non basta la speranza, siamo tutti responsabili”

18 aprile 2021 | 23:53
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Covid19, verso le riaperture: “Non basta la speranza, siamo tutti responsabili”

Covid19, il 26 aprile l’inizio delle riaperture. Franco Marinangeli: si dà un messaggio di speranza, ma dobbiamo essere tutti responsabili. Il personale sanitario è logoro e non in grado di reggere una nuova ondata

Covid 19, dal 26 aprile ok a ristoranti e attività all’aperto

Parla di personale sanitario stremato, “non in grado di reggere psicologicamente e fisicamente a una nuova ondata” Franco Marinangeli, primario di rianimazione dell’ospedale “San Salvatore” dell’Aquila.

Franco marinangeli

Con le riaperture, a partire dal 26 aprile, “si è deciso di riaprire le maglie di questa maledetta rete e di dare un messaggio di speranza. Ma la speranza e l’ottimismo non bastano a indirizzare il destino nel modo migliore” spiega Marinangeli in un lungo post su Facebook  in cui fa un appello, ancora una volta, al senso di responsabilità di ognuno.

“C’è una società civile devastata dal COVID, un’economia post bellica, ma ci sono anche sanitari logori e non in grado di reggere psicologicamente e fisicamente a una nuova ondata.
Sono certo che la sanità pubblica ha fatto e sta facendo ciò che poteva con i mezzi che aveva, e se sapremo fare tesoro di ciò che è accaduto e sta accadendo avremo anche ospedali migliori: ma questo non basta per essere ottimisti.
Le risorse necessarie in questo momento sono il coraggio e la determinazione di tutti, evitando di cadere nell’illusione che tutto stia finendo perché lo ha deciso la politica.
La politica spesso interpreta e cede alle aspettative della società, lo abbiamo visto… e ne abbiamo visto anche le conseguenze”

La verità vera è che adesso la palla sta nelle mani di ciascuno di noi e ciascuno di noi deve sapere che il destino di tutti è anche nelle sue mani, c’è reale corresponsabilità.

Un appello alla cautela, a rispettare le regole e a fare ognuno la propria parte, quello di Marinangeli.

“Sento in giro ancora chi ritiene che il vaccino sia dannoso e vedo ancora in giro persone senza mascherine che conversano serenamente. Tutto questo non è normale. L’ottimismo va sostenuto da consapevolezza, impegno costante e rispetto, grande rispetto per chi non c’è più.
Solo così si costruisce una società migliore.”

Si è deciso di riaprire le maglie di questa maledetta rete, e di dare un messaggio di speranza… Ma la speranza e l’…

Pubblicato da Franco Marinangeli su Domenica 18 aprile 2021