Ospedale Avezzano in affanno: disagi per i pazienti non Covid

Ospedale di Avezzano in affanno: a pagarne le conseguenze sono i pazienti non Covid. I problemi dopo l’accorpamento di Geriatria e Medicina per fare posto ai casi Covid
Sabato pomeriggio la riorganizzazione. Il Reparto di Medicina al terzo piano dell’ospedale è tornato ad ospitare pazienti Covid. Sono attualmente 4, sui 9 posti totali a disposizione. Ricavarne di più non è possibile, in virtù della necessità di sistemare un singolo paziente per stanza.
Per attuare la nuova disposizione (adottata anche durante la seconda ondata) c’è stato un accorpamento tra Medicina e Geriatria. 25 posti divisi tra i due Reparti.
Al momento, quindi, sono 5 i posti liberi per i ricoveri Covid. Lo spiega il primario di Medicina Covid Domenico De Blasis alla redazione del Capoluogo, precisando che non è il Reparto Covid ad essere al collasso, ma “è la Medicina non Covid a risentire della riconversione, attivata per permettere ricoveri dei casi di contagio. Prova ne è il fatto che 13 pazienti non Covid – che attendevano il ricovero fino alla serata di ieri – siano stati poi trasferiti in un’altra struttura fuori da Avezzano“. Mentre i 4 casi Covid, che erano in attesa all’Obi (Osservazione Breve Intensiva), sono stai ricoverai nei nuovi posti allestiti al terzo piano del San Filippo e Nicola.
Ad essere in sofferenza, allora, è un’altra volta il Pronto Soccorso, per via della riduzione dei posti letto tra Medicina e Geriatria.
All’Umberto I diTagliacozzo, intanto, ci sono 10 posti liberi per i pazienti Covid, oltre a un’ala che potrebbe ospitare altri 17 posti da attivare in caso di emergenza. La Direzione Sanitaria, tuttavia, ha optato per rimodulare alcuni dei posti di Medicina: così l’ospedale di Avezzano si ritrova nuovamente dinanzi alle ben note criticità.
“Il vero disagio – ci spiega De Blasis – è quello che stanno affrontando i pazienti che necessitano di ricoveri diversi dal contagio Covid“. Un problema che, si spera, si riesca a risolvere quanto prima.