A scuola

Cotugno, scuola in presenza ma non per tutti

Privilegiate le classi quinte, penalizzati gli altri alunni. Si torna in presenza, ma non con le classi al completo. Le reazioni delle famiglie

Liceo Cotugno si torna sui banchi, ma con una nuova disposizione che privilegia le classi quinte e non garantisce il rientro di tutti gli alunni come nel caso del Liceo Linguistico che non è più tornato in presenza.

“Sulla base di quanto previsto dal Decreto legge 22 aprile 2021, n. 52, considerate le carenze di aule adeguatamente ampie e di spazi nelle diverse sedi del Licei annessi al Convitto Nazionale Domenico Cotugno, da lunedì 26 aprile 2021 in tutte le sedi dei Licei “Cotugno” sarà garantita la presenza di studentesse e studenti in numero maggiore al 50% nelle aule che consentono sicurezza e benessere, privilegiando – ove possibile – la presenza al 100% delle classi quinte. Sul registro elettronico i docenti che coordinano le classi indicheranno l’organizzazione specifica, classe per classe, Liceo per liceo”.

Arriva di sabato mattina, alle 12:41, un documento che “disfa” i piani delle famiglie dei ragazzi che frequentano il Liceo Cotugno dell’Aquila che si erano organizzati per rientrare tutti in presenza dal prossimo lunedì, nessuno escluso.

E invece non sarà così: l’organizzazione dell’attività didattica è ben diversa e dettata dalla capacità delle aule in termini di sicurezza e benessere con un occhio di riguardo per le classi quinte, ove la presenza sarà sempre garantita al cento per cento, salvo altre complicazioni.

La situazione del Liceo Linguistico si fa sempre più incresciosa per una serie di vicende che si sono sommate all’emergenza Covid.

Ve lo avevamo raccontato con un ampio approfondimento nei giorni scorsi: i reagazzi del Liceo Linguistico Cotugno dopo due mesi di didattica a distanza, non erano potuti tornare in classe perchè i termosifoni rotti non garantivano un riscaldamento adeguato del musp ospitante.

Il Capoluogo, ha intervistato alcune delle mamme degli alunni del Liceo Linguistico:

“Dovrebbero rientare al settanta per cento. E’ una cosa inconcepibile se si pensa che nella classe di mio figlio composta da 12 bambini dieci andranno in classe e due resteranno fuori. La settimana successiva accadrà l’esatto contrario, con un’alternanza estenuante per tutto il mese di maggio. Sono 12 ragazzi che possono andare a scuola con la classe al completo visto che le aule erano adibite per 20 postazioni”.

Alcune mamme hanno raggiunto la nostra redazione lamentandosi per “la poca tempestività dimostrata dalla scuola nel comunicare questa nuova organizzazione, senza ragionare nemmeno un attimo sul numero dei bambini. Considerare il settanta per cento su una classe da 12 alunni è ridicolo. Sotto i quindici si poteva applicare un altro tipo di ragionamento. E’ esattamente questo il caso in cui la burocrazia non si prende la responsabilità di interppretare la norma e adeguarlo al contesto creando disagi anche nelle ultime quattro settimane di scuola”.

 

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