Centro Moscardi, accreditamento istituzionale per prestazioni convenzionate

28 aprile 2021 | 23:20
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Centro Moscardi, accreditamento istituzionale per prestazioni convenzionate

Accreditamento istituzionale per il Centro Moscardi dell’Aquila. Un riconoscimento di qualità per prestazioni convenzionate con la Asl.

Il Centro Moscardi di L’Aquila che opera da molti anni in città in regime libero-professionale, dopo avere ottemperato a tutti i requisiti richiesti dal lungo e complesso procedimento istruito dalla Agenzia Sanitaria Regionale, con una recente Deliberazione della Giunta Regionale, ha ottenuto l’Accreditamento Istituzionale.

L’Accreditamento Istituzionale costituisce una certificazione di qualità ed è requisito indispensabile per potere instaurare un successivo rapporto convenzionale con il Sistema Sanitario nazionale e regionale. Il Centro Moscardiesegue indagini di Diagnostica per Immagini di ogni tipoesami Rx, ecografie, eco-colorDoppler, mammografie, MOC,TAC e Risonanze Magnetiche.

Solo quando sarà ultimata la stipula del contratto tra le parti, potrà partire l’attività convenzionata.

Centro Moscardi: com’è cambiata, durante l’emergenza sanitaria Covid 19, l’attività sanitaria nel settore privato? La domanda è aumentata?

“In questi mesi di pandemia l’attività del centro è sempre stata intensa e per operare in massima sicurezza abbiamo adottato vari accorgimenti come l’ampliamento dell’orario apertura del Centroa 12 ore per diluire l’affluenza, l’installazione di sistemi di filtrazione e purificazione continua dell’aria, accesso limitato ai soli pazienti, la drastica riduzione dei posti a sedere in sala d’attesa e naturalmente uso di adeguati dispositivi di protezione”, ci spiega il Dottor Mauro Bultrini del Centro Moscardi dell’Aquila. 

Si è parlato spesso di esami di prevenzione notevolmente ridotti. È stato così?

A causa del totale coinvolgimento della struttura ospedaliera nell’emergenza pandemica si ènecessariamente prodotta unariduzione delleindagini per le altre patologie e, in particolare, quelle di prevenzione e di controllo per patologie croniche, per non parlare dei disagi che devono affrontare in questa fase i pazienti oncologici; tutto ciòha determinato un notevole accumulo di prestazioni richieste, con aumento delle liste d’attesa. Ed è proprioper contribuire allo smaltimento delle prestazioni non erogate che noi auspichiamo e chiederemo un rapporto di convenzione tra il nostro Centro e la Regione/ASL, per venire incontro il più possibile alle esigenze della cittadinanza”. 

Questo ritardare l’attività preventiva cosa potrà comportare?

“Il rischio maggiore sono le ritardate diagnosi che avrebbero conseguenze facilmente intuibili ed il nostro desiderio è quello di poter contribuire alla normalizzazione della situazione, operando in assoluta sicurezza e nei giusti tempi”.