Rifugi Gran Sasso, si riparte: il green pass una possibilità

I rifugi di montagna si organizzano così. Sono terminati i weekend d’asporto e a quanto pare anche le giornate di pioggia e freddo.
Rigorosamente all’aperto, come vuole il Decreto Riaperture, ai piedi del Gran Sasso aquilano due strutture sono ripartire con la loro attività.
Si tratta di “Rifugio Mandolò” e di “Rifugio Montecristo 2.0“.
R.Mandolò
“Abbiamo ricominciato con un entusiasmo incontenibile”- così Monia Giusti e Riccardo Manzi al Capoluogo. “Siamo agli inizi di un’estate diversa, particolare, sull’impronta di quella passata. Ma siamo certi che avremo una clientela più responsabile e consapevole. Lo scorso anno L’Aquila è stata sfiorata appena dalla pandemia, nel passato autunno invece fino ai primi mesi del 2021 l’abbiamo vissuta da vicino. Lavoreremo con la massima attenzione richiesta in modo da arrivare a settembre (magari) con l’immunità di gregge e ricominciare a lavorare anche nei locali interni”.
R.Montecristo
Manzi propone di puntare tutto sui vaccini: “Sfruttiamo ilpass vaccinaleper far mangiare all’interno la cliente che ha portato a termine il ciclo delle somministrazioni anti Covid. Questa è una delle strade percorribili, insieme ad altre, per rimettere in moto l’economia”.
Come sarà la stagione estiva 2021?
“Nel 2019 abbiamo registrato il vero pienone: Fonte Cerreto,Montecristo, il Gran Sasso intero hanno fatto il pieno di turisti. Nel 2020, la prima estate targata Covid, il flusso dei turisti nei giorni feriali si è rallentato concentrandosi nel weekend. Mi auguro che questa sia l’ultima stagione con restrizioni, ma lavoreremo offrendo il meglio”.
Novità? “A Rifugio Montecristo ci sarà lo chef Aldo Baglioni, ragazzo cresciuto tra padelle e tradizione”.
Piazzale Ostello – foto pre pandemia
Si organizza anche l’Ostello Lo Zio di Campo Imperatore, il più alto d’Europa con i suoi 2115 metri di altitudine, che si trova esattamente accanto alla stazione di monte della funivia del Gran Sasso. In vista della prossima stagione estiva cerca personale per ampliare lo staff. Il pernotto nella struttura riprenderà il prossimo mese di giugno, ma le prenotazioni potranno essere effettuate dai primi giorni di maggio.

Anche sull’altro versante del Gran Sasso l’organizzazione è la priorità affinchè tutto funzioni al meglio. Il Rifugio Cima Alta che sorge accanto alla strada che sale dai Prati di Tivo al Valico del Laghetto, base per salire all’Arapietra, al Franchetti e ai due Corni quando la cabinovia non funziona, si è organizzato per riprendere l’attività. .
Il piccolo rifugio conosciuto per l’ottima cucina e l’ospitalità riparte con spazi organizzati all’aperto.
Non resta che avere un pò di pazienza invece per raggiungere i rifugi in alta quota dove la neve è ancora abbondante.