CAI L’Aquila riparte, la 48ª Marcia di Primavera

24 maggio 2021 | 12:15
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CAI L’Aquila riparte, la 48ª Marcia di Primavera

Domenica 30 maggio si riparte: la 48ª Marcia di Primavera organizzata dalla Sezione CAI L’Aquila.

È prevista per domenica 30 maggio la 48ª Marcia di Primavera, organizzata dalla Sezione CAI L’Aquila. Una passeggiata di 22 chilometri in un percorso intriso di storia e natura, con paesaggi mozzafiato. La storica e sempre attesa escursione del CAI, ideata da Nestore Nanni, compianto Presidente della storica Sezione aquilana, proposta per la prima volta negli anni settanta, percorre il sentiero che, partendo dalla Sbarra di Madonna Fore, quartiere San Sisto a L’Aquila, si sviluppa lungo: Madonna Fore, Collebrincioni, Valico della Serra, Piano del Monte, Valico Spamozza, Fosso della Mandorla, Masseria Cappelli, Casale della Jenca, San Pietro della Jenca, San Clemente, Fonte della Pietà, Assergi. Il gruppo guidato come sempre dagli accompagnatori di escursionismo del CAI.

Il CAI e la sezione dell’Aquila.

La Sezione dell’Aquila è una delle più antiche del Club Alpino Italiano, libera associazione nazionale fondata nel 1863 a Torino che, come recita l’articolo 1 del suo statuto, “ha per scopo l’alpinismo in ogni sua manifestazione, la conoscenza e lo studio delle montagne, specialmente di quelle italiane, e la difesa del loro ambiente naturale”. Il 1° dicembre 1873, infatti, la direzione nazionale riunitasi a Torino, ha sancito la costituzione delle sezioni di “Milano, Auronzo, Aquila e Cuneo”; solo qualche mese prima erano nate le sezioni di Bergamo e Roma. Da quel giorno, la dedizione, la passione e l’impegno volontaristico dei soci hanno contribuito in maniera determinate alla crescita del Club Alpino Italiano e hanno reso la Sezione tra le eccellenze nel panorama associazionistico nazionale e, in particolare, dell’Italia centro-meridionale. Dal 1960 le donne e gli uomini soci della Sezione dell’Aquila operano con passione e professionalità nella Stazione dell’Aquila del Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo. Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, sezione nazionale del Club Alpino Italiano, svolge dal 1954 servizio di pubblica utilità, persegue finalità di solidarietà sociale, garantisce il soccorso sanitario e tecnico in ambiente montano e nelle attività di protezione civile, promuove azioni di prevenzione volte alla riduzione dei rischi durante le attività alpinistiche, scialpinistiche, escursionistiche e speleologiche.

Nel 1993, per imprimere un forte impulso alla formazione per un approccio responsabile alle attività in ambiente, è stata costituita la Scuola di Alpinismo e Scialpinismo “Nestore Nanni” e, qualche tempo dopo, la Scuola di Escursionismo “Stanislao Pietrostefani” La Biblioteca della Montagna “Carlo Tobia”, tra le più rappresentative del centro Italia, è uno scrigno della storia dell’Alpinismo del Gran Sasso d’Italia a disposizione di soci, ricercatori, studiosi e appassionati con i servizi di consultazione e prestito locale.

La speleologia è una disciplina attiva sin dagli anni ’40 del secolo scorso e attualmente è esercitata con spiccate capacità tecniche dal Gruppo “Grotte e Forre Francesco De Marchi”. Incisivo, sin dalle origini, è l’impegno profuso in ambito culturale e della comunicazione attraverso la vasta attività editoriale e, più recentemente, la promozione di rassegne cinematografiche. Consolidata e riconosciuta a livello nazionale e internazionale è la qualità raggiunta dal Coro, veicolo di cultura delle tradizioni delle genti di montagna abruzzese e italiane. Le giovani sottosezioni dell’Altopiano delle Rocche (comuni di Rocca di Cambio, Rocca di Mezzo e Ovindoli) e di Barete, curano con dedizione le attività del Club nei rispettivi territori.

Il rifugio “Giuseppe Garibaldi”, il bivacco “Andrea Bafile”e il rifugio “Antonella Panepucci Alessandri”, presidi in quota della Cultura dell’Alpinismo del Gran Sasso, costituiscono il patrimonio del Sodalizio unitamente alla sede sociale, a pochi passi da piazza Duomo. Gli operatori, titolati e qualificati di tutte le discipline, e i soci che prestano, hanno prestato e presteranno servizio all’interno delle strutture operative, sono il valore essenziale del Sodalizio a disposizione di tutti gli amanti della Montagna.