L’AQUILA – 4° anniversario della morte di Franco Eleuteri, caporeparto di macelleria al Carrefour. La moglie Marina Alberti annuncia la riapertura del caso: “Ci sono nuovi indizi”.

“Mio marito non me lo riporterà nessuno e la mia famiglia è stata distrutta, quindi non guarderò in faccia a nessuno e proseguirò la mia battaglia per la verità”. Così Marina Alberti, moglie di Franco Eleuteri, il caporeparto di macelleria al Carrefour sopra via Panella, che si è tolto la vita 4 anni fa. Già per un paio di inchieste il caso è stato archiviato, ma Marina Alberti non molla e a IlCapoluogo.it annuncia la riapertura del caso: “Sono venuti alla luce nuovi indizi che i giudici non hanno mai valutato, quindi in questi giorni firmerò i documenti per la riapertura del caso”.

Intanto a Rieti è prevista una cerimonia in ricordo di Franco Eleuteri, con una messa alle 18 presso la Basilica di Sant’Agostino: “Franco era tra i migliori nel suo lavoro, era tra i primi capireparto d’Italia, osannato per 12 anni e distrutto in 7 mesi. Finché avrò vita combatterò perché emergano le responsabilità”.

Marina Alberti sulla vicenda di suo marito Franco ha scritto anche un libro, “Morire per niente”. A causa del Covid è saltata la presentazione, ma la stessa moglie sta facendo in modo di diffondere ugualmente il libro che raccoglie le sue denunce rispetto a un suicidio che ha sconvolto la vita, non solo sua, ma di tutta la famiglia: “Di lavoro si muore se ti senti perseguitato e svuotato della tua personalità. Franco resterà sempre un eroe e io non smetterò mai di combattere; nel libro dedicato a Franco c’è tutta la verità, c’è tutta la storia di un uomo che ha dato la vita per il suo lavoro. Siamo stati derisi, presi per i fondelli, hanno disintegrato una famiglia favolosa! Lui era gioia, allegria, amicizia, casa, musica, lui era gioventù, lui era altruismo. Adesso è la luce che ci illumina”.