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Raoul Bova e il Lago del Salto su Canale 5: arriva Ultima gara

C'è il Lago del Salto come cornice in "Ultima gara", la toccante storia di sport e amicizie in onda questa sera, in prima serata, su Canale 5.

5 atleti e una passione: quella per il nuoto. Raoul Bova, Manuel Bortuzzo, Emiliano Brembilla, Filippo Magnini e Massimiliano Rosolino sono i protagonisti del docufilm ‘Ultima gara’: Lago del Salto protagonista in tv. Appuntamento su Canale 5 questa sera.

“Ultima gara” arriva questa sera in tv. Il docufilm diretto da Marco Renda e dallo stesso Raoul Bova vede 5 atleti alle prese con un’impresa. Girato, qualche mese fa, sul Lago del Salto, con la collaborazione della Cnvs Wave Lago del Salto di Claudio Ponzani, come il Capoluogo vi aveva raccontato.

Raoul Bova, le prime immagini del film al Lago del Salto

Sport, dedizione, amicizie, c’è tutto questo è molto altro nella storia che avrà come cornice lo specchio d’acqua reatino. Questa sera, intorno alle 21,30 (dopo Striscia la Notizia) andrà in onda il docufilm in prima serata, su Canale 5.

Ultima gara, la nota Federnuoto

Per tutti gli appassionati di sport e di nuoto c’è un appuntamento da non perdere. “Ultima Gara” va in onda giovedì 3 giugno, in anteprima assoluta su Canale 5 alle 21.30, con un cast d’eccezione: Raoul Bova, Manuel Bortuzzo, Massimiliano Rosolino, Filippo Magnini, Emiliano Brembilla. Un docufilm che vede l’attore, ex nuotatore, Raoul Bova debuttare da co-regista insieme a Marco Renda e la sceneggiatrice Tiziana Martini. Un film autobiografico, che mescola realtà e finzione, in cui gli attori interpretano se stessi. Una storia sul nuoto che diventa metafora della vita. L’inno all’amicizia e alla voglia di non arrendersi, in cui i protagonisti si mettono in gioco prima di tutto come uomini.
E’ la storia di tre grandi campioni del nuoto e di un attore che scelgono di unire le proprie forze e i propri sogni condividendo una sfida per superare se stessi. È Bova il motore dell’idea che porterà i tre ex azzurri, Rosolino, Magnini e Brembilla, a rituffarsi in acqua per inseguire una nuova medaglia e battere il record del mondo nella categoria master, in una staffetta stellare. Poi c’è l’incontro speciale con Manuel Bortuzzo che, con il suo esempio e la sua energia, li aiuterà a guardare gli ostacoli della vita da un’altra prospettiva. Anche perché, come afferma lo stesso Bova, “c’è sempre tempo per un’ultima gara”.
Questo docufilm è il simbolo della scelta, quella di andare avanti, di proseguire oltre il blocchetto di una piscina, per tornare a nuotare liberi fuori. Un film che arriva in un momento difficile, per lo sport, per l’arte, per il cinema, per la gente, che vuole tornare a vivere la “normalità” ed ha bisogno di credere ancora nelle cose belle. Dopo la serie fortunata di “Come un delfino”, che dal 2011 al 2013 ha raccontato la storia di Alessandro Dominici, campione di nuoto, costretto ad interrompere la propria carriera agonistica per motivi di salute, che decide di allenare i ragazzi di una comunità minorile, Raoul Bova continua il suo percorso cinematografico strizzando l’occhio alla suo sport preferito.

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