Oltre la movida, la testimonianza: bande di minori terrorizzano il centro

“Venite a vedere cosa succede a Piazza palazzo!”. Bande di minorenni terrorizzano gestori e avventori dei locali.
“Questa non è movida, magari lo fosse: siamo davvero preda di bande di piccoli delinquenti, per la maggior parte minorenni che trattano questa zona del centro storico come fosse una vera fogna”, spiega esasperato al Capoluogo il titolare di un locale che si trova intorno Piazza Palazzo.
Questo genere di episodi sono davvero frequenti: solo lo scorso week end le forze dell’ordine sono dovute intervenire per sedare 2 risse: una a San Berardino e un’altra al progetto Case di Coppito 3. In entrambi i casi le persone coinvolte sono tutte giovanissimi.
Anche la scorsa estate diversi residenti del centro storico lamentavano quasi quotidianamente lo stato di inciviltà e e degrado conseguente ai veri e propri bagordi pomeridiani e notturni.
Adesso, la situazione, sta degenerando di nuovo. “Sono arrivato in centro solo un anno fa e da quando abbiamo riaperto devo combattere ogni giorno con delle difficoltà ben peggiori della crisi causata dalla pandemia”, continua il gestore del locale a Piazza Palazzo.
In sostanza, quasi h24, bande di ragazzini terrorizzano i gestori di locali e gli avventori: minacciano, rompono di tutto, si rendono protagonisti di atti vandalici e compiono anche piccoli furti.
“Praticamente, da quando abbiamo riaperto, passiamo le nostre giornate a pulire le loro schifezze e a stare attenti che non succeda qualcosa. Girano i gruppi senza mascherine, senza distanziamenti, bevendo anche in 10 dallo stesso bicchiere o dalla stessa bottiglia. Disturbano i clienti, si ubriacano con alcolici che portano da casa o nelle buste del supermercato e poi vomitano, urinano per strada… Se provi a dirgli qualcosa o ti ridono in faccia oppure ti minacciano e quando giri gli occhi ti fanno anche sparire qualcosa”.
“Questa non è movida, non è divertimento, siamo di fronte a una situazione degenerata e degenerante in cui Piazza Palazzo si trova praticamente abbandonata a se stessa”.
L’esasperazione poi, tocca picchi mai visti durante il fine settimana. “Dal venerdì alla domenica entriamo in un vero e proprio girone dantesco. Io non me lo spiego, non capisco, sono stato giovane anche io, e poco tempo fa. Mi sono divertito, in maniera sana, avevo dietro la mia famiglia che badava molto anche alla forma e all’educazione. Come si comportano questi ragazzi dentro casa se fuori fanno questo schifo?”.
“Il sabato pomeriggio non ne parliamo: sembrano davvero usciti dalle gabbie. Si picchiano, si insultano, coinvolti e divisi in vere e proprie bande rivali tra chi vive in centro e chi viene dalla periferia, in una scia di violenza insensata e immotivata”.
“Ho visto anche situazioni molto gravi che spesso inducono i giovani a commettere atti avulsi alla pubblica morale. In questi vicoli si spaccia e si consuma anche droga. Un giorno ho dovuto bloccare 3 giovanissimi che stavano consumando un rapporto sessuale a 3 nel mio bagno, ho fatto appena in tempo a fermarli: erano già tutti e 3 semi nudi. Avranno avuto 15 anni, non di più: non voglio fare il moralizzatore o puntare il dito, ma queste situazioni mettono tanta tristezza”.
“Anche perché non ti ascoltano: quando li riprendi o fai notare che stanno esagerando ti minacciano, è successo sia a me che alla mia compagna e ad altri colleghi nelle vie qui intorno”.
“Abbiamo segnalato ripetutamente alle forze dell’ordine la situazione in questa zona: adesso siamo davvero preoccupati. Con la chiusura delle scuole e l’arrivo della zona bianca ho quasi paura che la situazione possa davvero sfuggire dal controllo con il rischio concreto di dover chiudere la mia attività dopo solo un anno dall’apertura”.