Valle del Campanaro, futuro e progetti sui sentieri
Valle del Campanaro, al lavoro per progettare una ricca rete sentieristica. Il futuro del turismo è ne “I Sentieri delle tre Pietre”-
A quindici minuti dall’Aquila, immersi nel bosco di Valle del Campanaro, con i sindaci Antonello Gialloreto e Fabrizio D’Alessandro.

“Due anni fa ho avuto il primo incontro con alcuni cittadini che avevano l’interesse e il desiderio di riportare alla luce alcuni sentieri abbandonati. Oggi ben cinquanta chilometri di sentieristica sono tornati fruibili” – spiega il sindaco Gialloreto.
Un tesoro nelle mani dell’amministrazione che abbraccia il progetto “I Sentieri delle tre Pietre” con progetti, programmazione e idee per continuare a scrivere la storia di questa valle.
Sembra rivivere gli anni del dopo guerra, quando si lavorava per arginare il rischio idrogeologico, per la messa in sicurezza del patrimonio montano e per il rimboschimento che diede vita in quei tempi alla rete di sentieri riscoperta oggi.
Di concerto con l’amministrazione comunale del comune di Poggio Picenze “lavorerà quella di Barisciano” – assicura il sindaco D’Alessandro.
Valle del Campanaro è molto di più di una semplice valle: “E’ inclusiva”- la definisce così Gialloreto. Dall’escursionismo, in estate come in inverno, alle ciaspolate immersi nella magia del bosco innevato, al trail, ai percorsi dedicati alle mountain bike, e-bike ed handbike.
23 sentieri, ognuno ha un nome dettato da una particolarità.
Il numero 1, di colore verde, è il Sentiero della Selva perché attraversa l’area dominata dalle querce. Il numero 2, di colore bianco, si chiama Sentiero della Salute, ha un dislivello dolce ed è alla portata di ogni camminatore. Lo storico è il Sentiero del Lino, numero 3 di colore rosso, qui troverete i tholos e la sorgente di San Rocco. Quello di colore giallo, è il numero 4, sicuramente il più impegnativo e per questo è stato denominato Sentiero dello Sportivo. Poi c’è il numero 5, di colore viola, è il Sentiero del Pilone e del Muro dei Giganti caratterizzato da pietre enormi e da una passeggiata ristretta. Da scoprire anche il Sentiero del Cielo, il numero 16, così ribattezzato perché quando si esce dal bosco si apre un orizzonte sconfinato. Da poco sono stati aperti i sentieri n. 30-31-32 che presto avranno anch’essi un nome. Tutti gli altri sono degli intermezzi che collegano tra loro i cammini principali.
