Covid 19 Abruzzo, iniziano le vaccinazioni nelle farmacie: come prenotarsi

14 giugno 2021 | 18:12
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Covid 19 Abruzzo, iniziano le vaccinazioni nelle farmacie: come prenotarsi

Emergenza Covid 19, iniziano le vaccinazioni nelle farmacie. Riunione anche sulla questione AstraZeneca.

Prenderanno il via il prossimo primo luglio le vaccinazioni anti Covid 19 nelle 225 farmacie abruzzesi che hanno aderito alla campagna. Lo comunica l’assessore alla Salute, Nicoletta Verì, dopo la riunione operativa con le associazioni dei farmacisti che si è svolta nel pomeriggio a Pescara e alla quale ha partecipato, tra gli altri, anche il referente regionale per la campagna vaccinale Maurizio Brucchi.

Le prenotazioni partiranno nei prossimi giorni e saranno gestite direttamente dalle farmacie, che avranno a disposizione due tipologie di vaccini (una a vettori adenovirali e una a rna messaggero) per consentire le somministrazioni a tutte le fasce di età a partire dai 12 anni. Nella prima settimana ogni farmacia riceverà 28 dosi, che saliranno a 34 nella seconda e a 40 nella terza, per poi essere parametrate alle effettive necessità delle sedi in base alle prenotazioni ricevute.

Le forniture alle farmacie territoriali saranno garantite dalle farmacie ospedaliere.

In mattinata l’assessore Verì aveva convocato un’altra riunione con i direttori sanitari delle Asl, il direttore del Dipartimento Claudio D’Amario, la dirigente del Servizio farmaceutico Stefania Melena e il referente Brucchi, per discutere della questione relativa alla modalità con cui somministrare le seconde dosi di vaccino agli under 60 che avevano ricevuto la prima dose con AstraZeneca. La Regione Abruzzo si conformerà alle indicazioni nazionali (salvo diverse nuove disposizioni che dovessero arrivare nei prossimi giorni), che prevedono l’utilizzo dei sieri Pfizer o Moderna per le seconde dosi sui circa 55mila cittadini che hanno già ricevuto AstraZeneca. In questi giorni le Asl stanno riorganizzando le proprie agende (anche, nel caso fosse necessario, con il rinvio delle prime dosi) e verificando l’esatta quantità di vaccini aggiuntivi necessaria, che verrà poi richiesta alla Struttura Commissariale nazionale. In Abruzzo la campagna vaccinale non si è mai fermata in questi giorni, anche dopo i provvedimenti riguardanti AstraZeneca e tutte le Asl hanno cercato di assicurare le somministrazioni, pur con un lieve decremento giornaliero medio rispetto ai livelli delle ultime settimane. Non cambia nulla per gli over 60 e per chi, di qualunque età, ha già iniziato il ciclo vaccinale con i sieri Pfizer e Moderna.

Nel frattempo, la giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Salute, Nicoletta Verì, ha approvato il protocollo che detta i criteri per la vaccinazione anti Covid 19 nelle aziende pubbliche e private. “Queste linee guida – spiega l’assessore – indicano con precisione i principi generali e i requisiti per consentire in sicurezza l’estensione della campagna vaccinale anti Covid 19 nelle aziende produttive abruzzesi, contribuendo ad ampliare l’offerta complessiva della profilassi sulla popolazione, così da contribuire a diminuire il carico sulle strutture sanitarie oltre a costituire un ulteriore canale di somministrazione delle vaccinazioni”.

Il documento approvato oggi, oltre a recepire le indicazioni nazionali, è stato integrato con le istanze emerse durante il confronto portato avanti con le organizzazioni datoriali e dei lavoratori. L’adesione alla vaccinazione sui luoghi di lavoro è libera e volontaria ed è offerta ai dipendenti, indipendentemente dalla loro residenza, che può essere anche fuori regione.

Il dimensionamento medio efficiente per punto vaccinale è stabilito in almeno 500 somministrazioni giornaliere. Per consentire l’accesso alle prestazioni anche alle aziende di piccole e medie dimensioni, è raccomandata la loro aggregazione, anche con il supporto delle associazioni di categoria.

I costi di gestione e allestimento dei punti vaccinali aziendali sono a carico delle imprese, che dovranno assicurare la presenza del proprio medico competente o di altro personale medico e sanitario di strutture private. Anche l’Inail ha messo a disposizione dell’iniziativa le proprie strutture e i propri operatori sanitari per la somministrazione delle vaccinazioni. La fornitura dei vaccini, invece, sarà garantita gratuitamente dalle Asl, alle quali vanno anche indirizzate le richieste di attivazione degli stessi punti vaccinali.

Ogni sede straordinaria aziendale dovrà rispettare particolari requisiti strutturali, con particolare riferimento all’individuazione di percorsi separati di ingresso e uscita, oltre alla presenza di aree di attesa pre e post somministrazione.