Politica

Elezioni comunali, centrodestra all’ultima mossa: candidati civici o identitari

Attesa per la definizione delle candidature alla carica di sindaco per il centrodestra alle prossime amministrative. La scelta del metodo scioglierà gli ultimi nodi.

Attesa per la definizione delle candidature alla carica di sindaco per il centrodestra alle prossime amministrative. Fremono Vasto e Lanciano, ma la partita si gioca in quattro.

I territori fremono, i rappresentanti locali sollecitano, ma la partita delle candidature del centrodestra alle prossime elezioni comunali non è certo facile. Un percorso nato impervio dal fatto che i tavoli locali non sono riusciti a partorire una candidatura unitaria e ora gli stessi tavoli locali chiedono al livello regionale di trovare una quadra. Non solo, di trovarla in fretta. Ma se è complicato trovare una sintesi su un singolo Comune, figurarsi se l’obiettivo e chiudere su tutti i comuni più grandi. La partita, infatti, è a quattro e si gioca su Vasto, Lanciano, Francavilla e Roseto, anche se a complicare la vita al centrodestra c’è anche la confusa situazione di Sulmona, dove è arrivata perfino la proposta Morgan da parte di Vittorio Sgarbi. Così, il lavoro del tavolo regionale prosegue tra difficili equilibri.

Sulmona, Sgarbi lancia Morgan come candidato sindaco

Almeno la scacchiera, però, sembra essere completa. Basterà infatti un’unica mossa per definire i candidati: scegliere se avallare candidature civiche, per quanto “d’area”, o identitarie, strettamente di partito. Questo è l’ultimo passo per determinare le candidature.

Con i nomi che ci sono sul tavolo, infatti, una volta fatta questa scelta, l’indicazione sarà univoca.

Su Vasto, ad esempio, attualmente ci sono sul tavolo il nome di Alessandra Cappa, consigliera comunale già presentata dalla Lega come propria candidata, e Giacomo Cerullo, giovane avvocato vastese in “quota civica” ma gradito a FdI che, con questa mossa, ha provato a mediare su una situazione incancrenita da veti incrociati.

Su Lanciano, invece, FdI ha il nome di Paolo Bomba, ma la Lega ha proposto Danilo Ranieri, come Cerullo una sorta di “civico d’area”. Su Lanciano però c’è anche un terzo nome, quello dell’avvocato Alessandro Troilo, sostenuto da Forza Italia e Udc, che però al momento non sembra poter scalfire l’equilibrio tra i primi due.

A questo punto, quindi, per Vasto e Lanciano è una pura questione di metodo: se i partiti sceglieranno la strada della candidatura identitaria, Alessandra Cappa (Lega) sarà la candidata a Vasto e Paolo Bomba (FdI) a Lanciano. Se invece si sceglierà la strada dei civici “d’area”, Cerullo sarà candidato a Vasto e Ranieri a Lanciano.

A Francavilla, invece, è Roberto Angelucci ad aver ricevuto il “mandato” tal tavolo locale per verificare la concretezza della sua candidatura, mentre a Roseto Alessandro Recchiuti deve fare un po’ i conti con i malumori della Lega per un paventato accordo con Tommaso Ginoble.

Insomma, il confronto è all’ultimo step, anche se si tratta di un passaggio “di metodo”, quindi estremamente delicato e che determinerà i futuri candidati.

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