“Io, paziente fantasma al bar dell’ospedale”: la disavventura

La segnalazione di un paziente. “Con il bar vuoto, nessuno mi ha servito. E non attendevo un aperitivo: il bar dovrebbe servire a fornire ristori ai pazienti”.
“Il bar dell’ospedale non è un luogo per fare aperitivi, ma è un servizio per chi si trova nel presidio ospedaliero per problemi di salute. Eppure, ci si ritrova ad attendere, invano, che qualcuno ti noti o ti serva. Questo nonostante il locale fosse vuoto, quindi di certo c’erano tutte le condizioni per essere servito”.
A Dillo al Capoluogo la denuncia-segnalazione di un paziente oncologico, in ospedale a L’Aquila per alcuni controlli. “Ero in ospedale con mia moglie. Io avevo appena svolto degli esami oncologici, mia moglie doveva effettuare delle visite per l’artrite reumatoide. Passate le 12, dovendo ancora attendere i controlli di mia moglie ho deciso di andare a comprare due panini”, ci racconta un lettore. “Arrivo al bar e lo trovo deserto. C’erano solo due persone dietro la cassa e una terza persona occupata nella pulizia dei bagni. Chiedo due panini e pago, quindi mi sposto poco più in là, all’angolo panini del bancone, per essere servito, con lo scontrino in mano. Attendo 5 minuti e nessuna delle ragazze viene né mi dice nulla“.
“A quel punto, chiedo se ci vorrà ancora del tempo prima di essere servito. Le due ragazze restano a contare l’incasso, senza rispondere. Si rivolgono, invece, alla ragazza che era occupata nella pulizia dei bagni, suggerendole di venire a servirmi. Passano altri 5 minuti ma nessuna delle persone si muove. Ho ringraziato, salutato e sono andato via, strappando lo scontrino”.
“Non credo che sia corretto trattare i clienti come fantasmi, soprattutto al bar dell’ospedale, dove di certo non stavo attendendo l’aperitivo. Nessuno ha provato a porgermi delle scuse. Così si gestisce il bar che dovrebbe provvedere ai ristori per le persone che vivono l’ospedale?“.
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