“Non bisogna discriminare la movida, ma educare i ragazzi a comportamenti più consoni, Tocca a noi adulti, ai genitori, dare innanzitutto l’esempio”.
A parlare al Capoluogo è Ralph Aureli, storico gestore di locali in città, figlio di Tony, re della movida aquilana “de ‘na ‘ote”, titolare del The Corner pub, ricollocato a 12 anni dal sisma in via Indipendenza.
![Ralph e toni](https://www.ilcapoluogo.it/photogallery_new/images/2021/04/generico-aprile-2021-104486.jpg)
Ralph ha fatto una scelta diversa, maturata dopo anni di attività nel settore e che in questo momento sta dando come risultati un lavoro tranquillo e senza problemi.
I problemi di cui si sta parlando in questi giorni sono frutto di poca poca educazione di giovani e giovanissimi: complice la chiusura delle scuole e la riapertura delle attività e dello stop al coprifuoco con il passaggio alla zona bianca, sono state tante le lamentele provenienti dal centro storico. Risse, atti vandalici, clienti e gestori di locali terrorizzati dal comportamenti di alcune persone.
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Comportamenti che esulano dalla libertà e dalla voglia di divertirsi, e che nulla hanno a che fare anche con l’etimologia della parola movida, come nel caso del giovane che si è spogliato e “tuffato” nella Fontana Luminosa.
E se a Piazza Palazzo ci sono gestori che devono trasformarsi dal pomeriggio alla notte in veri e proprio “guardiani della sicurezza”, dall’altra Ralph e altri titolari di locali in Piazza Duomo stanno lavorando tranquillamente.
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“Ci serve collaborazione da parte di tutti: per avere un concetto di una ‘movida’ sicura dobbiamo rispettare le regole, noi gestori di locali per primi”, dice Ralph.
Un discorso che va a braccetto con le parole del gestore di un locale a Piazza Santa Maria Paganica.
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“Abbiamo deciso di impostare il locale in maniera diversa – continua Ralph – dal pranzo al dopo cena puntiamo sulla qualità, sul buon cibo, sul cocktail ben fatto. Ovviamente tutto ciò richiama una clientela diversa, disposta a spendere qualcosina in più per il gusto di passare una serata tranquilla, serena, godere della compagnia degli amici dopo l’isolamento a cui tutti siamo stati costretti negli ultimi mesi”.
“Qui intorno gli episodi di degrado e maleducazione sono davvero isolatissimi: per uno sciocco non possono rimetterci tutti e soprattutto non possiamo generalizzare. Non tutti i giovani sono irrispettosi, non tutti escono per fare casino portandosi alcolici scadenti da casa”.
“Abbiamo fatto una scelta netta e decisa in ogni caso: all’una si chiude, si sistema il locale e tutti a casa. Non ci interessa quel modo di divertirsi. Siamo tranquilli anche perchè abbiamo diverse telecamere di videosorvegalianza intorno che rendono questa zona abbastanza protetta”.
“Anche senza fare i cinema si lavora comunque, ma con tranquillità. Noi gestori di locali abbiamo patito una brutta situazione a causa della pandemia con perdite ingenti e difficili da colmare. Io dovevo aprire quasi un anno fa e ho dovuto posticipare, sarebbe da sciocchi adesso vanificare gli sforzi fatti per incassare quanto? 100 euro in più? No grazie!”.
![movida the corner](https://www.ilcapoluogo.it/photogallery_new/images/2021/06/generico-giugno-2021-105823.jpg)
“Non dimentichiamoci in ogni caso che dietro chi dà fastidio, chi scambia la movida per una sorta di rodeo, c’è un problema di educazione familiare: sono giovanissimi e probabilmente le famiglie dietro non sono sufficientemente presenti, oppure proprio non ci sono. Non è solo colpa loro, dobbiamo farci noi adulti un esame di coscienza!”.