Incidente mortale sulla Marruviana: le corsie rimaste al tempo dei buoi con i carretti

21 giugno 2021 | 17:34
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Incidente mortale sulla Marruviana: le corsie rimaste al tempo dei buoi con i carretti

L’ennesimo incidente mortale sulla Marruviana. D’Orazio: “Non c’è un lampione, l’erba è alta 2 metri e non ci sono protezioni dai canali: da anni aspettiamo interventi”. Alfonsi: “Fondi impegnati, rispettiamo i tempi della legge”

L’incidente è avvenuto alle porte di San Benedetto dei Marsi, tra una Fiat Panda e un’Opel Corsa. A perdere la vita il 67enne Eligio Paolini, di Castelvecchio Subequo. “Sono otto anni che denuncio la pericolosità di questa strada: dal 2013 scrivo alla Provincia. Abbiamo ovviamente adottato delibere specifiche in Consiglio comunale, girate e condivise anche con altri sindaci dei Comuni vicini, per far sentire in maniera compatta la nostra voce. Ma in tutti questi anni non si è concretizzato nulla. Sul sito della Provincia, nel Piano triennale delle Opere Pubbliche 2020-2023, la SP 20 Marruviana non viene neanche menzionata”.

Si fanno interventi su strade poco frequentate, sulla Marruviana nulla, nonostante sia stata realizzata ai tempi di Torlonia, quando fu prosciugato il lago del Fucino. La corsia è larga poco più di 6 metri, perché su quella strada originariamente dovevano passare i carretti trascinati dai buoi. Oggi sulla SP20 transitano: trattori – anche alti due piani – e mezzi agricoli di ogni genere, bus, camion, bilici, tir, corriere. E c’è, anche, l’amatore che va in bicicletta. Come possono transitare tutti questi mezzi, ridotti a una corsia di tre metri? Perché i metri da 6 diventano tre quando un trattore si allarga perché trova il ciclista e, in quello stesso momento, dalla direzione opposta arriva un’automobile. Quanto andremo avanti così, contando e piangendo i morti sulla Marruviana?”

marruviana

Ad aumentare l’incidentalità della strada, ovviamente, c’è spesso anche il comportamento scorretto di chi guida. “La strada, del resto, ha una struttura che purtroppo porta molti a premere il piede sull’acceleratore. Sono 8 chilometri di rettilineo senza neanche una curva, sembra una pista d’atterraggio. Inoltre – aggiunge il primo cittadino – accanto alla strada ci sono i canali del Fucino. Anche questi tutto fuorché sicuri: non c’è un metro di guard-rail, non c’è un lampione per garantire la regolare visibilità di sera. E, in questo periodo dell’anno in particolare, l’erba è alta due metri. Quindi qualcuno ci spiegasse come bisogna comportarsi agli incroci: senza sporgersi non si supera l’intersezione e sporgersi potrebbe rivelarsi pericolosissimo”.

“Si punta il dito sempre contro la distrazione del conducente o l’eccessiva velocità. Lungi da me approvare simili comportamenti alla guida. Bisogna fare attenzione e guidare con prudenza. Ma la sicurezza della strada dovrebbe essere prioritaria. La Provincia deve fare la sua parte: quando sarà ripristinata la segnaletica, tagliata l’erba, le buche verranno riparate, i guard-rail e i lampioni saranno installati, allora punteremo tutti il dito contro la distrazione dei conducenti. E non accetto risposte che concentrino le colpe sui tempi della burocrazia: è l’uomo che deve far muovere la burocrazia, ci sono assessori con le proprie deleghe. La Marruviana è un’arteria importantissima, perché non si trovano le risorse per renderla una strada sicura? Quando, al contrario, appena viene annunciato il passaggio del Giro d’Italia si trovano tutte le risorse necessarie a riasfaltare le strade attraversate dagli atleti? Così facendo si asfaltano strade sulle quali si passa un giorno all’anno. Io ho fatto un appello ai sindaci della Valle del Giovenco, che vuole essere anche una provocazione: quando si tornerà a votare in Provincia bisognerà stare bene attenti a chi scegliere. Sono pronto a scendere in campo in prima persona, perché questo territorio ha bisogno di qualcuno che prenda a cuore la sicurezza delle nostre zone e delle nostre strade”. 

Dalla Provincia, Alfonsi: “Fondi impegnati. Conosciamo le criticità della strada e stiamo correndo per fare miracoli: ma la legge non la facciamo noi”

“La Provincia ha scelto di mantenere riserbo sull’accaduto nel rispetto della tragica morte che c’è stata nell’incidente”, ci spiega il consigliere provinciale Gianluca Alfonsi.

“Risponderemo a breve con una conferenza stampa, io e il Presidente Caruso, sul lavoro fatto riguardo la Marruviana. Sono stati 4 anni di lavoro e abbiamo perfettamente preso contezza di tutte le criticità che riguardano la strada. Fatta questa premessa, sono stati già previsti nella programmazione dei lavori 3 milioni di euro, ancorati a specifico Decreto Ministeriale. Inoltre 120mila euro sono stati stanziati per la progettazione esecutiva, per fare in modo che il lavoro partisse da San Benedetto dei Marsi. I 3 milioni di euro che sono già impegnati saranno inseriti nell’annualità non appena sarà conclusa la progettazione esecutiva, prima non è possibile inserirli”.

Opere strategiche Abruzzo, c’è anche la S.P. 20 Marruviana

“Va detto che la progettazione esecutiva non è una semplice asfaltatura, come si comprende anche dalla cifra importante destinata alla Marruviana: è previsto anche l’allargamento che, a sua volta, include piani di esproprio, Vas, varianti urbanistiche per la realizzazione di due rotonde, pareri della Soprintendenza, considerando che si tratta di un’Area ad alto interesse archeologico . È un’opera molto impegnativa che ha richiesto e continua a richiedere tempistiche lunghe. I tempi li fissa la burocrazia e non possiamo violare la legge”.

“Con tutti i miei limiti e con i limiti della Provincia – che sicuramente non versa in condizioni rosee – stiamo facendo tutto quanto rientra nelle nostre possibilità. I soldi sono stati stanziati, stiamo lavorando alla progettazione esecutiva: ora stiamo seguendo l’iter che la legge ci impone. Si tratta di un progetto atteso da anni e i sindaci con cui io ho condiviso il mio percorso, in questi anni, conoscono l’impegno che stiamo concentrando sulla situazione viabilità e l’attenzione rivolta a numerose strade marsicane che, da tempo, attendono interventi”. 

“Io conto di appaltare le opere entro l’anno in corso. A quel punto potremo inserire nell’annualità anche gli interventi previsti – con risorse già impegnate – sulla Marruviana. Purtroppo non decido io come funziona la burocrazia: stiamo correndo. In quattro anni l’amministrazione Caruso ha trovato 3 milioni di euro avviando una progettazione che non c’era. Ora, se riusciremo ad appaltare le opere entro fine mandato, avremo fatto ciò che in parte ci era stato richiesto, consapevoli dell’importanza che ha quella strada. Io attraverso la Marruviana tutti i giorni, alle 5 del mattino, perché sono un pendolare, quindi conosco molto bene tutte le criticità che la caratterizzano. E, a breve, in una conferenza stampa, carte alla mano, illustreremo tutto quanto è stato fatto per risolverle”.