Prenotazioni spostate, ma il vaccino non c’è: problemi alla Asl1

Vaccini con disservizi a L’Aquila. In molti cancellano l’appuntamento, trovando slot liberi anche per il giorno dopo: ma poi il vaccino non c’è.
La nostra redazione ha ricevuto diverse segnalazioni di persone che, nel tentativo di anticipare l’appuntamento per il vaccino o di spostare la data di vaccinazione – a causa di un imprevisto sopraggiunto – trovano slot liberi anche già per il giorno successivo al cambio data. Giunti all’hub vaccinale, però, al personale Asl l’appuntamento non risulta. C’è, eventualmente, la possibilità di farlo nel tardo pomeriggio, in caso di dosi avanzate. Perché? Lo abbiamo chiesto al Direttore del Dipartimento di Igiene della Asl1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila, Domenico Pompei. “Noi chiudiamo le liste di prenotazione per il giorno successivo tutti i pomeriggi alle 18 circa. Poi le inviamo nei punti di prelievo per pianificare l’attività. Contestualmente, chiudiamo anche gli slot di prenotazione: ma la Piattaforma Poste non recepisce con immediatezza la chiusura, per questo motivo se qualcuno prova a prenotarsi dopo le 18 può trovare posti liberi già per il giorno dopo – anche per eventuali cancellazioni avvenute – senza che ci sia per noi la possibilità di organizzare le dosi. Perché, chiaramente, quelle prenotazioni in più verranno registrate nel nostro elenco solo il giorno successivo”.
Uno scarto temporale nella chiusura delle liste di prenotazioni tra i tempi della Asl1 e quelli di Poste, quindi, che porta ad episodi come quelli a noi segnalati. “L’unica soluzione – precisa Pompei – potrebbe essere quella di chiudere lo slot in anticipo, per evitare che si verifichi questa situazione anche in futuro”.
Ma come mai si trovano numerosi slot liberi per vaccinarsi?
“Ci sono persone che avevano effettuato la prenotazione, ma che si sono cancellate perché magari hanno già fatto il vaccino grazie al servizio dei team mobili, attivati in tutti i piccoli comuni dell’aquilano. Inoltre, ci hanno dato target in aumento, per cui abbiamo di conseguenza aumentato la possibilità di prenotarsi”.
Il caso Astrazeneca e gli ulteriori controlli che si sono resi necessari hanno inciso sull’andamento della campagna vaccinale nell’aquilano? In molti hanno rinunciato al vaccino?
“Sicuramente abbiamo risentito della vicenda Astrazeneca, innanzitutto perché sono stati molti gli ultrasessantenni che hanno rifiutato Astrazeneca, accompagnati dai rifiuti di una seconda dose diversa (Pfizer o Moderna) da parte dei giovani che erano stati in precedenza vaccinati con una prima dose di Astrazeneca. Si è innescato un timore generale. Inoltre, non potendo utilizzare più molte delle dosi di Astrazeneca disponibili – che abbiamo tuttora congelate – ci siamo ritrovati ad avere, per l’ennesima volta, meno disponibilità di vaccini”.
Quando è prevista la prossima consegna di vaccini?
“La prossima consegna dovrebbe esserci giovedì prossimo, 8 luglio,in misura decisamente più ridotta rispetto a quella che c’è stata la scorsa settimana, secondo quanto ci è stato riferito. Nel nostro territorio, intanto, sia Astrazeneca che Johnson&Johnson trovano scarsa applicazione“.