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Sosta selvaggia, multe e furti: Gran Sasso aggredito nel primo weekend di luglio

Montagna "aggredita", così comincia la stagione estiva sul Gran Sasso. Turisti automuniti, funivia dimenticata, multe e furti.

In migliaia sul Gran Sasso, l’estate è cominciata: strade e sentieri stracolmi. Purtroppo anche inciviltà e furti.

Sono finiti i giorni silenziosi nel comprensorio del Gran Sasso. Nel primo weekend di luglio in migliaia si sono riversati a Campo Imperatore per una escursione, un pranzo in alta quota o una semplice passeggiata.

Dalle prime ore del mattino auto, moto, bici hanno viaggiato senza sosta sulla strada che da Fonte Cerreto porta a Campo Imperatore. “Sold out” anche Fonte Vetica e strada di Castel Del Monte dove, nei pressi del ristoro Mucciante, sulle due vie interdette si sono registrate decine di multe alle auto in sosta.

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Funivia dimenticata – Parcheggi Pieni

Pochi passaggi in funivia invece, rispetto alla stragrande quantità di turisti automuniti che ha preferito raggiungere il piazzale con i propri mezzi.

Cinquecento posti auto a giornata al completo nel parcheggio di Campo Imperatore, pienone anche in quello delle Fontari dove si può usufruire del “passaggio” dell’impianto di risalita che resterà funzionante per tutta la stagione estiva.

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Per impedire la sosta selvaggia sui prati e sui bordi delle strade il parcheggio principale una volta al completo resta chiuso così come l’ultimo tratto di strada che viene interdetto. La chance ultima resta, appunto, il posteggio alle Fontari.

La denuncia di furto

Sui social fioccano le denunce di furto. Su uno dei gruppi Facebook dedicati alla montagna aquilana, “Solo Gran Sasso”, nella serata di domenica arriva anche la denuncia di un furto subito da un escursionista: “Stamattina mi sono organizzato per salire sul Monte Prena per la via normale da vado di Ferruccio..
Ho lasciato la macchina(una fiat 500) sui ghiaioni più vicini alle pendici del monte, come tutti d’altronde..di ritorno salgo in macchina, per poi fermarmi a castel del monte per prendere qualcosa da bere e lì l’amara scoperta di aver subito un furto.. Adesso volevo chiedervi qualora qualcuno presente nel gruppo, stamattina avesse parcheggiato lì, abbia ricevuto lo stesso trattamento o abbia notato segni di effrazione”.

Gli fanno eco altri compagni di sventura, che hanno subito la stessa sorte.

L’estate è appena cominciata e ricalca quella passata: coniugare la tutela dell’ambiente e lo sviluppo turistico del Gran Sasso sembra assai complicato.

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