Gianni Di Pangrazio condannato: Sentenza che distorce la realtà, dimostrerò la mia innocenza

Condannato Di Pangrazio, sospesa la carica di sindaco. “La quasi totalità delle accuse a me rivolte è caduta nel vuoto. In appello dimostrerò la mia innocenza”
“Nella mia vita – scrive il primo cittadino in un messaggio alla comunità – ho sempre sostenuto che le sentenze non si commentano, ma si rispettano. Ci tengo a precisare, tuttavia, di non condividere assolutamente il verdetto odierno; questa pronuncia distorce la realtà dei fatti e offusca l’immagine di un uomo, di un padre, di un funzionario pubblico e di un sindaco che ha dedicato tutta la vita al servizio dello Stato. Pertanto, continuerò a battermi nel giudizio di appello, per provare la mia totale estraneità ai fatti, senza alimentare inutili polemiche”.
“Posso constatare, in ogni caso, che la quasi totalità delle accuse a me rivolte è caduta nel vuoto. Essenzialmente, infatti, sarei responsabile di una presunta spesa di circa 250 euro, a fronte di oltre 60.000 euro di indennità personali lasciati nelle casse comunali. Sono certo che nel processo di appello, che si terrà tra pochi mesi, riuscirò a dimostrare la mia innocenza, anche rispetto all’accusa residua, così come già avvenuto per molte delle contestazioni avanzate in primo grado. Infine, voglio ringraziare di cuore i tanti cittadini che non hanno mancato di farmi sentire la propria vicinanza; a tutti loro, prometto di spendermi ancora di più per il bene di Avezzano”.