La scalinata di San Bernardino rinasce dalla cultura, buona la prima

Cantieri dell’Immaginario, oltre 450 persone per la serata inaugurale. La scalinata di San Bernardino piace e convince.
Non poteva andare meglio la serata inaugurale de I Cantieri dell’Immaginario, il primo evento dell’estate aquilana. Per un’intuizione vincente, e al contempo nostalgica, del vicesindaco Raffaele Daniele, quest’anno il sipario dei Cantieri si è alzato sulla scalinata di San Bernardino, trasformata in pochi giorni in un teatro a cielo aperto da 880 posti distanziati secondo le norme anti Covid. Una sorta di “ritorno” delle arti e della cultura nei luoghi più belli di L’Aquila centro, che già negli anni ’70 avevano in San Bernardino il cuore pulsante. Considerata l’amicizia personale e storica tra il vicesindaco Raffaele Daniele e il direttore artistico dei Cantieri dell’Immaginario, della Perdonanza, così come di Sanremo, il maestro Leonardo De Amicis, il sipario sul nuovo teatro all’aperto non poteva alzarsi in migliore occasione.

“San Bernardino – ha sottolineato il vicesindaco Raffaele Daniele – è una specie di teatro naturale, nella sua caratteristica di luogo chiuso. La tribuna dietro, il palco davanti e la cordonata laterale sono chiusi su tutti i lati: quindi l’intera area si presta benissimo ad essere un luogo culturale. Per L’Aquila e per gli aquilani è importantissimo riappropriarsi di San Bernardino quale luogo della cultura, cuore pulsante della sua identità e della sua storia.
Questo era negli anni ’70, quando lo spazio antistante la Basilica diventava un autentico punto di riferimento della città, come area culturale e bella”.

“Questo abbiamo voluto riconsegnare alla città: con il sindaco Pierluigi Biondi ci siamo adoperati per far rivivere il centro storico, per riaccendere negli aquilani la voglia di tornare in centro e per dar nuovo impulsò alla cultura.
Poter tornare a vivere San Bernardino con l’elegante sfondo della Basilica, le luci giuste e degli spettacoli importanti in cartellone arricchisce l’intera comunità. Una location come San Bernardino è quasi unica nel suo genere in Italia. Riappropriarsi di spazi storicamente importanti – autentici fulcri culturali degli anni in cui Proietti era Direttore del TSA e negli anni in cui L’Aquila era indiscussa protagonista del panorama culturale nazionale – è il segnale di una chiara e duplice volontà: il recupero di un’identità storica e il messaggio di vicinanza e attenzione che vogliamo dare alle giovani generazioni, per far sì che si avvicinino alla nostra realtà culturale. Per questo tanti spettacoli, nel nostro programma dell’estate 2021, saranno rivolti ai ragazzi e si svolgeranno anche nelle frazioni dell’Aquila. È una dimostrazione dell’attenzione nei loro confronti da parte dell’amministrazione comunale ed è la nostra offerta di nuova vivacità, proposte culturali e momenti dedicati, che possano aiutarli ad un’integrazione sempre maggiore”.
E a giudicare dalla prima dei Cantieri dell’Immaginario, la missione può dirsi certamente compiuta.