Michele Arciprete, 3 anni senza “l’amico Mik”

Sono passati già 3 anni dalla scomparsa di Michele Arciprete: “l’amico Mich” che tutti avrebbero voluto e che manca ancora tantissimo a chi ha avuto il privilegio di conoscerlo.
Michele Arciprete se ne è andato così, lasciando tutti senza parole, in un caldo pomeriggio estivo di 3 anni fa, con tanti progetti ancora da compiere.
Michele, “l’amico Mik”, a L’Aquila lo conoscevano un po’ tutti: con il suo sorriso garbato, la sua allegria partenopea, era l’anima, insieme alla adorata moglie Colombina, dei “Fioristi di Via Castello”. Buono, onesto, leale, sincero, operoso, amato e stimato da tutti, ha lasciato nella sua amata L’Aquila tante tracce luminose della sua presenza.
Michele Arciprete non era un fioraio e basta, ma un artista: nelle sue mani una rosa, una margherita, diventavano una vera e propria opera d’arte.
Michele era di origini partenopee, “Sono nato all’ombra del Vesuvio”, diceva, ma L’Aquila dopo tanti anni era diventata la sua città del cuore. Dopo il terremoto si era ricollocato sulla costa, ma il desiderio di tornare in città era fortissimo: era tornato, con tutte le difficoltà legate al post sisma, prima a San Francesco e, proprio pochi mesi prima di andarsene per sempre, aveva riaperto il negozio non in un posto a caso, ma su via Strinella, la “sua” strada, dove era cresciuto insieme agli amici di sempre.
Anche se non c’è più e non è possibile vederlo, il suo ricordo è ancora qui, basta sentire una delle sue canzoni, con le quali animava le tante serate “Anima mia” e sorridere, anche se con amarezza.
“Manchi ancora tanto caro Mik, e se davvero c’è un posto dove ritrovarsi dopo, non dimenticare mai di sorriderci! Vi&Lò”.
A Colombina, agli adorati figli Rino ed Alessandro, l’abbraccio sincero da parte della redazione del Capoluogo.