Chiusura Statale Popoli Sulmona, Ance L’Aquila: Inferno per le imprese della Valle Peligna

9 luglio 2021 | 13:02
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Chiusura Statale Popoli Sulmona, Ance L’Aquila: Inferno per le imprese della Valle Peligna

Statale Popoli Sulmona, è caos: interviene anche Ance L’Aquila. Intanto il vicepresidente del Consiglio regionale, Roberto Santangelo, chiede incontro urgente in Prefettura.

Penalizza anche le imprese edili l’ingorgo infernale per la chiusura della Statale Popoli Sulmona, che sta impedendo in questi giorni i collegamenti viari nella valle Peligna. La Tiburtina Valeria ha un bacino di interesse molto più ampio della sola Valle Peligna, collegando in alternativa alle strade a pedaggio, il Tirreno con l’Adriatico.

Un disagio che ha chiamato in campo anche l’associazione provinciale dei costruttori edili. “Per lo sviluppo dei territori abbiamo sempre chiesto infrastrutture e riqualificazioni, ma queste non possono trasformarsi nell’ennesima calamità dopo i danni del sisma e quelli del Covid. Occorre programmazione e coordinamento a monte degli interventi” – È la critica che il vice Presidente di ANCE L’Aquila, responsabile per l’area Peligna e Alto Sangro, Marco Tirimacco, rivolge ai vertici di Anas per i disagi affrontati in questi giorni dalle imprese, dagli operatori economici, non solo dell’edilizia, e dai cittadini costretti a percorrere la Tiburtina Valeria, oggetto di lavori di messa in sicurezza.

Un’accurata programmazione, secondo l’esponente dei costruttori edili, avrebbe potuto permettere l’intensificarsi dei lavori durante il lockdown, dato che l’edilizia non si è fermata. È irrimandabile la ricerca immediata di soluzioni alternative alla attuale deviazione su strade tortuose e inadeguate a sopportare l’ingente traffico di questi giorni, a ridosso per di più degli esodi vacanzieri.

L’abolizione del pedaggio su un tratto alternativo della A25, proposta dal Comune di Sulmona, potrebbe essere già una buona alternativa, ma altre soluzioni pratiche potrebbero essere studiate dai tecnici, che avrebbero dovuto affrontare il problema in maniera meno superficiale, anche se questo può comportare qualche costo in più”, conclude Tirimacco, che sollecita l’ANAS ad intervenire urgentemente. “Chiediamo ora di provare a limitare i danni di questa ennesima sciagurata penalizzazione del tessuto economico, considerato che, poco distante resta ancora chiuso il casello di Bussi in direzione Pescara. Altra situazione inspiegabile che incide sulla quotidianità di chi vive e opera nelle già svantaggiate zone interne. Segnali, ancora una volta, di scarsa attenzione e rispetto per la nostra terra”.

Chiusura statale Popoli Sulmona, Santangelo chiede incontro urgente in Prefettura.

“Nella giornata di ieri ho ritenuto opportuno chiedere con nota formale al Sig. Prefetto di Pescara, la convocazione di un incontro urgente al quale invitare Strada dei Parchi, ANAS S.p.A, il MIT, i Sindaci dei Comuni di Popoli, Bussi e Tocco da Casauria per chiarimenti circa lo stato dell’arte e le tempistiche per la riapertura dello svincolo autostradale Bussi-Popoli; sarà anche l’occasione per avere notizie certe circa le tempistiche per la riapertura al traffico del tratto Popoli-Corfinio sulla Statale Tiburtina.” Così in una nota il Vice Presidente del Consiglio Regionale Roberto Santangelo, tornando sulla spinosa questione che in questi giorni sta esasperando oltremodo i cittadini.

“Francamente rimango basito per come ci sia una “sfortunata coincidenza di disagi vari” per chi quotidianamente percorre le nostre strade per motivi di lavoro, turistici o di residenza. Mi spiego. Ho già portato all’attenzione della stampa e prossimamente  all’attenzione del Consiglio regionale,  le mie perplessità e la mia richiesta di chiarimenti e di attribuzione di responsabilità certe, per il disagio creato con la chiusura dello svincolo autostradale di Bussi-Popoli con conseguente intasamento della Tiburtina, unica via per raggiungere Pescara per chi viene da Bussi, Popoli e L’Aquila. E’ di questi giorni la notizia di un ulteriore chiusura al traffico di 4 km. della statale Tiburtina tra i Comuni di Popoli e Corfinio a partire dal 6 luglio fino al  6 agosto per l’ampliamento della sede stradale, la rettifica delle curve, il livellamento altimetrico e la sistemazione degli incroci. Sicuramente le opere in itinere sono necessarie e propedeutiche al miglioramento della percorribilità in sicurezza del tratto stradale; il problema sorge quando tali interventi, oltre ad essere effettuati nel periodo estivo di maggiore percorrenza grazie all’afflusso turistico (che ci auspichiamo si riversi nella nostra regione contribuendo alla rinascita economica del territorio), si vanno  ad aggiungere all’annosa vicenda della chiusura dello svincolo autostradale di Bussi-Popoli. Di conseguenza, una parte importante del territorio abruzzese soffre di un disagio notevole che si riflette non solo sulla sicurezza degli automobilisti, ma incide notevolmente anche nella sfera economica e di vivibilità dei cittadini. I numeri parlano chiaro: sono circa 250  i tir/mezzi pesanti in partenza, ogni giorno,  dalle aziende della valle Peligna e dalla zona industriale della Val Pescara che, in aggiunta al normale traffico proveniente da Sulmona e l’Aquila,  percorrono la bretella interna della Tiburtina passando per i centri abitati. Emblematico è il caso di un’azienda chimica di Bussi sul Tirino, che ha lo stabilimento sito a 900 mt. circa dall’imbocco del casello, (chiuso) per Pescara, dalla quale partono giornalmente circa 50 tir costretti a percorrere 15 km. per raggiungere l’imbocco di Torre de’ Passeri, passando per il centro abitato di Tocca da Casauria e per la fraz. di Francoli, con il carico di prodotti chimici frutto della produzione aziendale! Sarà un mio impegno personale e dovere istituzionale aggiornare i cittadini sui risultati degli incontri convocati per la problematica in parola, nonché sulle risultanze dell’interrogazione che andrò a presentare in Consiglio nelle prossime sedute.”